"Tra amicizia e politica,
ritrovarsi 50 anni dopo
ancora insieme..."
Egregio Direttore,
innanzitutto vi ringrazio per lo spazio che avete dedicato alla iniziativa della nostra associazione “A Sinistra”, iniziativa che ha analizzato il risultato di Sinistra in festa dello scorso anno e ha cercato di mettere basi solide per quella che andremo ad organizzare dal 6 al 15 luglio di quest’anno. Molto importante anche la foto, perché attraverso le foto gli operatori, i volontari si sentono e si riconoscono protagonisti di un evento in cui loro hanno contribuito alla buona e importante riuscita. Come è stata importante in quella serata la proiezione di un DVD nel quel vi erano tutti i passaggi eseguiti, dalla costruzione della pista da ballo (dove sono state protagoniste le donne) alle varie fasi , dalla cucina alla rosticceria , dal bar alla birreria, dagli spettacoli e dal grande pubblico che l’ha resa partecipata e viva.
Nello scorrere le immagini (messe assieme da Giuseppe Marconi) una raffigurava una foto di circa 50 anni fa, una foto relativa ad una festa di cellula del PCI, organizzata nel cortile di un compagno, e in quella foto vi ero io e Storti Giancarlo, allora responsabile provinciale dell’organizzazione del PCI. Quella foto poteva essere un passaggio veloce, una come tante, invece in quella sera era presente anche lo stesso Storti (avevamo invitato anche i giornalisti) , come riconoscimento dello spazio che avevano dedicato alla nostra festa, e Storti era ed è uno di questi.
Durante la serata lo stesso Storti, colpito da quella foto che lo riportava indietro nel tempo di circa 50 anni, ha preso la parola inanellando il percorso dei tanti anni passati, sottolineando che in quegli anni ci stava dentro di tutto, partendo dalla nostra amicizia giovanile, amicizia che è continuata nel tempo, amicizia che le nostre diverse posizioni politiche prese nel corso degli anni, dalla Cecoslovacchia, all’Afganistan, dallo scioglimento del PCI, posizioni quasi sempre diverse tra noi due, non l’hanno intaccata. Anzi ha sottolineato che questa non è cambiata, si è rafforzata nel tempo, una frase veritiera che mi ha fatto meditare e mi ha portato ad una riflessione, quella politica, che ci ha accompagnato sin dalla nostra giovane età, la quale era fatta di passione, di ideali, di un pensiero sempre rivolto alle difficoltà e ai problemi degli altri, ad un impegno costante per un mondo migliore, certamente in tutto questo avremo compiuto anche degli errori, ma l’obiettivo era il nostro impegno per una società migliore.
Le conquiste ottenute in quegli anni dal mondo dei lavori ne sono una dimostrazione. Quel passaggio sull’amicizia ho cercato di ricollocarlo nel mondo della politica ai giorni nostri, all’oggi. Sono arrivato ad una amara constatazione: oggi se esprimi posizioni politiche diverse, soprattutto se provieni dalla stessa storia politica, non sei la solita persona impegnata con idee diverse dal passato o ricollocata in modo diverso, non sei un avversario politico con cui analizzare e discutere sulle scelte che ci hanno fatto allontanare politicamente, immediatamente diventi un nemico da combattere aspramente.
Oggi ritengo che il male della politica passi anche dalla personalizzazione di questa, ad aver abbandonato il collettivo dove ci si confrontava, si discuteva e si decideva, si imparava, si diventava amministratori pubblici prima di essere realmente amministratori, perché la vita di sezione ti portava a conoscere fatti, avvenimenti, impegni locali, nazionali e anche internazionali, senza tralasciare leggi e normative. Chi crede di avere la verità in tasca e per questo non è portato ad ascoltare altre posizioni, altre sensibilità non fa un buon servizio alla politica. Vi è una canzone, credo di Herbert Pagani, “L’amicizia”, in essa c’è scritto “l’amicizia vuol dire chiamarsi fratelli , andare sempre nella stessa direzione…..” , la storia insegna che l’amicizia rimane in alcuni casi anche se cambi direzione , se scegli altre strade. Queste parole sono state suggellate da una nuova foto sulla falsariga di quella di circa 50 anni fa, con una unica differenza, l’aspetto, ma con lo spirito di sempre, non chiuderci in noi stessi e metterci a disposizione per un miglioramento sociale.
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