Ambiente

Bozzolo, sale alla base del tiglio del viale del cimitero, amareggiato il sindaco Giuseppe Torchio

"Questo tiglio deve morire. Questo - ha scritto questa notte il sindaco Giuseppe Torchio - il verdetto più che probabile dopo lo spargimento, da parte di ignoti, di una quantità, presumibilmente compresa tra i trenta ed i cinquanta chili di sale"

BOZZOLO – Incivili e incuranti del bene pubblico. Resta senza nome l’idiota (o gli idioti) che hanno deciso che il tiglio – rigoglioso ed in salute – posto all’incrocio che dà sugli orti sociali e sul cimitero non aveva ragione d’essere. Alla base è stato un grosso quantitativo di sale.

“Questo tiglio deve morire. Questo – ha scritto questa notte un amareggiato sindaco Giuseppe Torchio – il verdetto più che probabile dopo lo spargimento, da parte di ignoti, di una quantità, presumibilmente compresa tra i trenta ed i cinquanta chili di sale, al piede del primo, rigoglioso tiglio all’incrocio che da’ sugli orti sociali e sul viale del cimitero. Pare che l’operazione sia stata ripetuta in passato, finora senza causare la morte dell’albero. E pensare che i volontari lo hanno potato gratuitamente… e le persone lo stimano quale bene comune”.

La pratica del sale per far morire le piante non è nuova in territorio Casalasco. A Casalmaggiore, all’inizio di giugno del 2018, in via Trento era stata utilizzata la stessa barbara pratica per far morire un ippocastano che dava evidentemente fastidio a qualcuno. Da quell’incivile atto era partita una segnalazione agli organi competenti da parte dei fratelli Fabio e Orlando Ferroni. Segnalazione che naturalmente come avviene in Italia per tanti piccoli reati di natura ambientale, non aveva sortito alcun esito.

In fondo delle piante frega poco. E poco importa che siano – come spiega pure il primo cittadino di Bozzolo Giuseppe Torchio – da considerarsi bene comune. Lo sono sino al momento in cui non ‘intralciano’ i piani di qualche imbecille. Che del pubblico si fa beffe, a vantaggio dell’interesse privato.

Nazzareno Condina

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