Sabbioneta, l'Orfeo di Monteverdi al Teatro all'Antica: una serata di altissimo spessore
Domenica 16 dicembre 2018 alle ore 18, nello splendido teatro all’antica di Sabbioneta risuoneranno le note di questa opera che è considerata il primo vero capolavoro della storia del melodramma.
SABBIONETA – L’Associazione culturale senza scopo di lucro AMAREMANTOVA approda con orgoglio al Teatro all’antica di Sabbioneta replicato l’evento inaugurale della sua sesta edizione con una originale rappresentazione de “L’Orfeo” di Claudio Monteverdi che andò in scena per la prima volta proprio a Mantova, a Palazzo Ducale, il 24 febbraio 1607.
Domenica 16 dicembre 2018 alle ore 18, nello splendido teatro all’antica di Sabbioneta risuoneranno le note di questa opera che è considerata il primo vero capolavoro della storia del melodramma, poiché impiega tutte le risorse fino ad allora concepite nell’arte musicale. L’evento sarà un originale adattamento scenico del grande melodramma Monteverdiano con l’aiuto di un Attore/Narratore che traghetterà lo spettatore alla scoperta del mito di Orfeo.
La trama ripercorre fedelmente il mito di Orfeo, il Divino Cantore, che per “un crudele destino” perde la sua amata Euridice, punta mortalmente dal morso di un serpente. Disperato, egli decide di scendere agli Inferi per riportarla in vita. Orfeo, sicuro della potenza incantatrice della sua musica dopo aver irretito Caronte, commuove anche i Signori degli Inferi, Plutone e Proserpina, che alla fine acconsentiranno, a patto che egli non si giri indietro fino all’uscita dall’Ade. Orfeo, temendo un inganno da parte degli abitanti di quel regno oscuro, non manterrà il patto e si volta a guardare Euridice, perdendo così per sempre l’amata sposa.
Nel mito classico Orfeo, dopo essere risalito in superficie, paga con la morte la sua leggerezza, dilaniato per mano delle Baccanti, ma Monteverdi, per non ferire la suscettibilità dell’elegante Corte dei Gonzaga di Mantova, conclude l’opera in modo positivo con un deus ex machina squisitamente barocco, facendo ascendere il cantore nell’Olimpo degli Dei, accompagnato dal padre Apollo che alla fine gli regalerà l’immortalità. Nell’attuale allestimento, il regista Lorenzo Giossi che tra l’altro firma anche scene e costumi, inserisce un elemento estraneo all’opera: un cantastorie che, come una Moira, intesserà e unirà insieme questa grande e intrigante storia. Una storia che vive soltanto grazie alla musica la quale, con la forza dell’immaginazione può cambiare, assumendo vari aspetti per restituire a noi le anime di quelli che furono i protagonisti di una delle vicende più famose al mondo.
A volte basta solo ascoltare – spiega il regista – mentre Orfeo viene catapultato nel tunnel dell’ Ade, nella spaccatura che divide i vivi dai morti. Il marmo freddo del cimitero è la cornice di questa vicenda e le sue lapidi si aprono per lasciare uscire le emozioni più forti. I protagonisti ripercorrono, guidati dal cantastorie, le strade del destino, ormai spogliati dei loro orpelli, quasi fossero solo ombre che all’occorrenza appaiono e scompaiono. Lo spettatore si confronterà dunque con i simulacri delle divinità ma al contempo con le loro molteplici anime, tutte così vicine a quella umana.
Un tipo di teatro povero, semplice, ma immediato e diretto, che mira a restituire le emozioni volute dal compositore, con una particolare attenzione al riutilizzo di materiali che nella vita di tutti i giorni assumono la sola funzione per cui sono stati progettati, e una volta serviti si buttano via. L’allestimento, incentrato su un elemento semplice prometeiforme che, come per magia, assume sempre nuovi aspetti, è reso vivo dalla presenza di giovani artisti già affermati sul panorama musicale internazionale che, ad esclusione di Orfeo, interpreteranno più di un personaggio: Angelo Goffredi tenore, il soprano Cecilia Rizzetto, il mezzosoprano Anna Ussardi e il basso Enrico Correggia. Alla guida dell’ensemble il M° Marcello Rossi Corradini (regale e continuo). Agli strumenti Stefano Bruni e Lucia Dalla Libera Violini, Silvia De Rosso Violone.
L’ascoltatore sarà quindi accompagnato in un percorso di riscoperta di un periodo storico che ha visto Mantova realmente la capitale mondiale della musica. L’evento lirico chiude le attività culturali realizzate nell’ambito del Decennale Unesco Mantova Sabbioneta 2008-2018. Per info: InfoPoint Sabbioneta 0375/221044 FB : @AMAREMANTOVA; mail: amaremantova@libero.it; Ufficio stampa: dr. Fabio Grandi (grandi_fabio@hotmail.com) .
Di seguito i curricula degli artisti:
Angelo Goffredi, tenore, durante il dottorato di ricerca in Scienze dei Materiali si diploma in Canto Lirico con il massimo dei voti al Conservatorio di Musica “Arrigo Boito” di Parma sotto la guida del M° Lelio Capilupi. Tra i ruoli interpretati citiamo in particolare Alfredo Germont ne “La Traviata” di Verdi al Teatro Regio di Parma (Imparolopera), Camille de Rossillon ne “La vedova Allegra” di Lehar al Comunale di Gorizia, Ferrando nel “Così fan tutte” di Mozart inaugurando la 9° edizione del Festival Euromediterraneo in piazza del Campidoglio a Roma sotto la direzione del M° Paolo Ponziano Ciardi, Edoardo Milfort ne “La Cambiale di Matrimonio” di Rossini a Parma, Mordecai in “Esther” di Haendel al Teatro Malibran (VE), Il Conte d’Almaviva ne “Il Barbiere di Siviglia” di Rossini sotto la direzione del M° Flavio Orizio e Borsa in “Rigoletto” di Verdi in Teatri del circuito Lombardo e vincitore assoluto del ruolo di Orfeo nel Concorso della Fondazione MCES. Diverse le registrazioni all’attivo tra cui il progetto nell’ambito Pop con la cantante Ivana Spagna e la collaborazione nel Film in Mondovisione “Rigoletto” girato a Mantova con Placido Domingo. Partecipa dal 2008 ai tour mondiali del M° Muti con i “Concerti dell’Amicizia” unitamente all’ensemble La Stagione Armonica . Dal 2014 è Presidente dell’Associazione AMAREMantova creata con l’obiettivo di risvegliare l’interesse per la musica lirica, con la quale tuttora collabora all’organizzazione della stagione lirica 2015-2016 al Teatro Sociale di Mantova. Nel 2015 viene intervistato quale “giovane tenore emergente” dalla Radio2 Svizzera all’interno della trasmissione “Il Ridotto dell’Opera” a cura del celebre dott. Giorgio Appolonia. Chiude il 2015 con l’atteso Concerto di Capodanno al Teatro Duse di Bologna sotto la direzione del M° Tommaso Ussardi. Nel gennaio 2016 è stato Membro della Commissione esaminatrice insieme alla M° Elena Baggiore e al M° Giampaolo Zennaro per la selezione di cantanti con la finalità dell’allestimento della Boheme di Puccini al Teatro Sociale di Mantova. Nel 2016 è stato Edoardo Milfort ne “La Cambiale di Matrimonio” di Rossini all’interno della Stagione estiva del Teatro Zandonai di Rovereto con repliche nel Trentino. Un tour in Germania con il gruppo barocco “NovaManto” a novembre, Gastone in “La Traviata” al Sociale di Mantova. A fine 2016 nuovamente chiamato per un grande tour di concerti di fine anno con i SenzaSpine da Bologna fino al Teatro Sanzio di Urbino. Nel gennaio 2017 è stato Il Conte d’Almaviva ne “Il Barbiere di Siviglia” al Teatro Comnunale di Adria con la direzione del M° Mario Menicagli e regia di Gianpaolo Zennaro; Ferrando nel “Così fan tutte” a Verona nel febbraio 2017. Sempre nel 2017 una lezione-concerto ad aprile in diretta per la radio2 Svizzera al Teatro di Bellinzona. (www.angelogoffredi.it – VideoPromo: https://youtu.be/scGple5dShY).
Cecilia Rizzetto, soprano, ha iniziato lo studio del canto con il soprano Emma Martellini, proseguendolo con il mezzosoprano Adriana Cicogna e successivamente con il soprano Cristina Pastorello presso il Conservatorio “L. Campiani” di Mantova dove si è brillantemente diplomata nel 2010. La sua vocalità le permette di affrontare personaggi delle opere di Rossini, Bellini, Donizetti, Puccini. Si dedica inoltre al repertorio vocale e cameristico preferendo autori come Schubert, Spohr e Mendelssohn, ma anche Crumb e Berio. Ha frequentato varie masterclass con Cinzia Forte, Pietro Spagnoli ed Enzo Dara con il quale ha debuttato il ruolo di Serpina nell’opera “La Serva Padrona” di Paisiello e quello di Elisetta in “Il Matrimonio Segreto” di Cimarosa entrambe rappresentate al Teatro Bibiena di Mantova. Ha debuttato il ruolo di Serpina nell’opera “La Serva Padrona” di Pergolesi, della zingaretta nell “Zingaretta” di Leo, di Gilda in “Rigoletto” di Verdi. Attualmente frequenta il secondo anno di Biennio di Musica Antica presso il Conservatorio “E.F.Dall’Abaco” di Verona sotto la guida del M°Vincenzo di Donato. Si dedica anche al repertorio sacro preferendo autori quali Mozart, Haendel, Buxtehude e Bach.
Anna Ussardi, mezzosoprano, dopo la laurea in Lingue e Letterature Straniere presso l’Università “Ca’ Foscari” di Venezia nel 2004, nel 2006 si diploma in canto presso il Conservatorio “B. Marcello” di Venezia e nel 2010 consegue il Diploma Accademico Sperimentale di II livello in canto con il massimo dei voti presso il Conservatorio “L. Campiani” di Mantova. Attualmente si perfeziona con Sara Mingardo. Ha vinto il 1° premio all’ 8° Concorso Liederistico Internazionale “Giuseppina Cobelli” in duo con il pianista Paolo Piubeni. È risultata vincitrice del VII Laboratorio Teatro Musicale del Settecento “Enzo Dara”. Si esibisce regolarmente come solista in produzioni operistiche e di recente ha debuttato il ruolo di Rosina nel Barbiere di Siviglia di G. Rossini per il progetto Opera4me organizzato da Gaulitana: A Festival of Music (aprile 2016, Malta) e il ruolo di Flora ne La Traviata di G. Verdi (Rubini Festival, Romano di Lombardia, luglio 2016). Il suo repertorio inoltre spazia dalla musica antica e barocca alla musica sacra, dalla liederistica fino alla musica contemporanea.
Marcello Rossi Corradini, si è diplomato in Organo, Composizione, Clavicembalo, si è poi specializzato presso l’Universität für Musik di Vienna. Ha suonato in vari festival in Italia, Germania, Francia, Repubblica Ceca, Svezia e Lituania nel campo della musica antica. Ha lavorato su Monteverdi con R. Gini suonando l’ “Orfeo” e con M. Longhini registrando l’ottavo libro dei madrigali per Naxos. Con il mezzosoprano Daniela Nuzzoli ha inciso per Tactus gli Offertori per voce ed organo obbligato di G. Giordani e l’integrale delle romanze da camera di G. Verdi. Ha collaborato anche con l’Orchestra “I Virtuosi Italiani”, suonando musica di Pergolesi davanti a Papa Benedetto XVI. Ha fondato nel 2007 l’ensemble “Vago Concento” con cui esegue specialmente musica italiana rinascimentale e barocca.
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