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Fiera del Libro Oglio Po, numeri in crescita a Rivarolo Mn. "Cultura sia collante del comprensorio"

Stavolta è toccato a Rivarolo Mantovano, nelle sale di Palazzo del BUE, ospitare una fiera itinerante, che si sposta di comune in comune e che, dopo due anni a Viadana, ha traslocato nel paese che diede i natali a Gorni Kramer.

RIVAROLO MANTOVANO – Il succo dell’evento, dell’ottava edizione della Fiera del Libro del Comprensorio Oglio Po, di questi tempi l’ha portato Alessandro Sarasini, sindaco di Commessaggio che ha ospitato la manifestazione in passato. “Anche la cultura può, e deve, essere un mezzo per difendere il nostro territorio in questo momento buio. E’ con la cultura che ci si sente uniti e si crea condivisione e senso di appartenenza”.

Stavolta è toccato a Rivarolo Mantovano, nelle sale di Palazzo del BUE, ospitare una fiera itinerante, che si sposta di comune in comune e che, dopo due anni a Viadana, ha traslocato nel paese che diede i natali a Gorni Kramer. La Fiera del Libro venne lanciata otto anni fa dalla Società Storica Viadanese, con il presidente Giuseppe Flisi, e dall’Unpli, l’Unione Nazionale delle Pro Loco d’Italia, che nell’Oglio Po vede in Alberto Sarzi Madidini il coordinatore. Con loro era presente il sindaco di Rivarolo Mantovano Massimiliano Galli, quello di Commessaggio Sarasini, il primo cittadino di Sabbioneta Aldo Vincenzi e gli assessori Alessia Minotti per Viadana e Valeria Patelli per Calvatone.

Protagoniste dell’edizione organizzata nel weekend scorso e delle precedenti, come sempre, le Pro Loco e le varie associazioni del territorio, come ad esempio Il Torrazzo di Commessaggio, che hanno mostrato i propri stand e soprattutto, trattandosi di fiera del libro, le proprie pubblicazioni. Era presente uno stand in più, quello di Calvatone, rispetto all’anno scorso, e tanto pubblico che è accorso alla due giorni a Palazzo del BUE, facendo lievitare i numeri della partecipazione.

Per Bozzolo spiccavano le opere di don Primo Mazzolari, sulla cui figura si sta organizzando un convegno mondiale a Parigi nella sede Unesco, mentre Casalmaggiore e Viadana, ad esempio, oltre a volumi e pubblicazioni, ne hanno approfittato per pubblicizzare le mostre ora attive, quella sulla Grande Guerra a Viadana e quella su Mafalda a Casalmaggiore. Insomma, un vero e proprio Expo di idee e cultura, senza dimenticare le tavole rotonde e i convegni, sempre legati a pubblicazioni – tra tante ricordiamo quella sui Giardini dei Gonzaga, una sorta di atlante per il territorio e la sua storia, e quella dedicata al poeta, ed ex politico, viadanese Gabriele Oselini – e soprattutto alcuni pezzi rari dell’editoria, che solo in queste fiere possono essere riscoperti.

Ma cosa è un buon libro senza il gusto del comprensorio? Per questo sono stati offerti assaggi, come per la mostarda tipica mantovana confezionata con le mele campanine, coltivate sin dall’epoca dei Gonzaga a Commessaggio e non solo. In tutto questo, doveroso il ricordo, portato da Alberto Sarzi Madidini, di Roberto Maestri, studioso del Monferrato molto legato alla nostra terra, scomparso un mese fa a Cremona in un tragico incidente stradale.

Giovanni Gardani

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