Casalmaggiore, appello per salvare la Madonnina di Guido Germani "prima che sia tardi"
Qualora arrivasse il njulla osta dei proprietari, basterebbe un intervento anche in forma gratuita. “Un restauro innovativo non avrebbe senso - è convinto Vitale - ma se si aspetta troppo, rischiamo di non avere più nulla da salvare”.
CASALMAGGIORE – Ogni paese, ogni città regala sempre scorci imprevisti o forse dimenticati. E adesso a Casalmaggiore giunge un appello per quella Madonnina votiva. Lo lancia Francesco Vitale, professore e maestro ceramista di fama nazionale, che s’è preso a cuore quella scultura che si trova in una nicchia in un vialetto perpendicolare rispetto a via Guerrazzi. Il bassorilievo votivo, incastonato in una nicchia sulla parete, è ufficialmente opera di un anonimo, ma lo stesso Vitale è convinto – osservando la tecnica e lo stile – che quella Madonna con Bambino sia opera del noto scultore casalese Guido Germani, uno degli artisti più importanti della storia recente di Casalmaggiore, nato nel 1905 e scomparso all’età di 90 anni.
Il problema di quella Madonnina, che potrebbe avere all’incirca una cinquantina di anni, è che il materiale di cui è composto non è abbastanza plastico e probabilmente contiene poche componenti ferrosi e poca silice, il che – col tempo e le intemperie – non ha consentito al bassorilievo di essere abbastanza resistente. La terra utilizzata dal modellatore della terra per eccellenza è infatti quella delle fornaci. “E’ povera di ferro e silice e quindi si sfalda nel tempo con più facilità: avrebbe bisogno di materiale aggrappante” spiega Vitale.
Occorrerebbe un intervento di restauro conservativo, spiega Vitale, per salvare quello che è rimasto: la Madonna rappresentata è quella del Santuario della Fontana, la proprietà è privata e dunque occorre comunque avere il nulla osta da parte di chi è appunto proprietario di quell’opera d’arte. Qualora questo arrivasse, basterebbe un intervento anche in forma gratuita. “Un restauro innovativo non avrebbe senso – è convinto Vitale – ma se si aspetta troppo, rischiamo di non avere più nulla da salvare”.
Intanto, nello sguardo che si perde a cercare scorci della città, un’altra opera quasi certamente di Germani si trova in zona Conad sulla parete della casa che fu di Tino Aroldi, altro grande artista, nel campo della pittura, di Casalmaggiore. Più riparato dalle intemperie, la piastra che rappresenta la Deposizione di Cristo ha tenuto di più ma pure in questo caso, come meno urgenza, un intervento di restauro conservativo sarebbe auspicabile.
Giovanni Gardani