Cinghiali, due incidenti a Gussola in pochi giorni: sei animali restano uccisi
Tra l’altro spesso chi subisce danni dai cinghiali preferisce non raccontare nulla, temendo di essere preso di mira dagli animalisti, come è capitato al cacciatore il cui cane è stato ucciso da un cinghiale alcune settimane fa.
GUSSOLA – Che cosa debba capitare ancora prima che l’allarme sia lanciato seriamente non sappiamo. Sta di fatto che solo nell’ultima settimana si sono verificati due casi di incidenti d’auto con cinghiali, e non di poco conto, se consideriamo che nei due schianti sono morti ben 6 cinghiali.
Entrambi gli automobilisti che hanno avuto la disavventura di scontrarsi con gli animali (ai quali, per inciso, non è andata certo meglio) sono commercianti di Gussola, un ragazzo e una ragazza. Il ragazzo di cinghiali ne ha uccisi ben 4. Stava percorrendo, lo scorso week end, la Stradella che collega Gussola a Solarolo Rainerio quando davanti ai suoi occhi è sbucato un branco di cinghiali, una dozzina circa. Non ha avuto alcuna possibilità di schivare il terribile impatto, a seguito del quale ne sono appunto morti 4, tutti del peso di oltre 50 chili. A lui è andata molto meglio, anche se l’autovettura ha subito ingenti danni.
Solo pochi giorni dopo, era da poco passata l’1 di mercoledì, la ragazza stava percorrendo la Provinciale Bassa da Gussola in direzione Motta Baluffi quando, all’altezza dell’incrocio noto come di casa Teli (dove si trova il bivio per Scandolara Ravara), anche lei si è trovata improvvisamente di fronte un branco di cinghiali. Di questi, due sono morti, e pesavano uno 60 e l’altro 80 chili. Come il ragazzo, anche lei ha contattato subito i Carabinieri che hanno scattato le foto e consentito l’asportazione dei capi uccisi, presupposto necessario per poter chiedere alla Regione il parziale risarcimento dei danni. Anche in questo caso i danni sono stati riportati fortunatamente solo dall’auto, praticamente distrutta.
E’ evidente che qualcosa si debba fare. In primo luogo servirebbe una informazione puntuale almeno per segnalare i punti più a rischio. Tre di questi sono proprio nei pressi di Gussola: l’incrocio al bivio con Scandolara appunto, la Stradella per Solarolo nei pressi di un allevamento, dove stazionano i cinghiali, e sull’Asolana tra Martignana Po e San Giovanni in Croce all’altezza del Fenilone. Sono i punti in cui sono spesso segnalati branchi, e dove ci sono stati più incidenti.
Per il momento auto distrutte e pochi danni fisici, ma cosa sucederà quando l’incidente capiterà a una moto? E anche per un automobilista cozzare contro un animale di un quintale non è rischio di poco conto. Abbiamo sentito il comandante della Polizia Provinciale Mauro Barborini: «Sono sempre di più e si riproducono in fretta. Sono già oltre 200 i capi uccisi dai controllori, che però possono sparare solo dalle altane. Facciamo quel che possiamo, cerchiamo di coordinarci; pensi che uno dei capi abbattuti pesava 200 chili».
Tra l’altro spesso chi subisce danni dai cinghiali preferisce non raccontare nulla, temendo di essere preso di mira dagli animalisti, come è capitato al cacciatore il cui cane è stato ucciso da un cinghiale alcune settimane fa, e che abbiamo intervistato: dopo aver perso il cane cui era affezionato è stato preso di mira pesantemente da chi popola i social. Intanto solo martedì mattina un nuovo incidente di questo tipo ha interessato un automobilista sulla via Giuseppina, in territorio di Solarolo Rainerio, non lontano dal Cremona Circuit, in un punto dunque insolito rispetto ai precedenti: l’incidente si è verificato attorno alle 7.15 e ha causato qualche rallentamento, uccidendo il cinghiale che stava attraversando la strada e si è trovato di fronte l’auto che viaggiava in direzione Cremona.
V.R.