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Skate Park, nessuno si è fatto avanti. Scaglioni: "Proporrò lo smantellamento"

"Proporrò che l'area sia riconvertita perché é perfettamente inutile lasciarla così. E' un pericolo e, la prima volta che poi qualcuno si farà male, la colpa ricadrà sull'amministrazione"

CASALMAGGIORE – L’area degli Skaters verso la rimozione. Questa, quantomeno, l’intenzione del consigliere con delega allo sport Giuseppe Scaglioni. Inutile l’appello alla ‘responsabilità’, nessuno si è fatto avanti per la gestione diretta.

“Proporrò che l’area sia riconvertita perché é perfettamente inutile lasciarla così. E’ un pericolo e, la prima volta che poi qualcuno si farà male, la colpa ricadrà sull’amministrazione. La nostra politica è quella di vicinanza alle realtà sportive che accettano di gestire gli spazi. Spazi ne abbiamo tanti ma non deve essere l’amministrazione a farsi carico della gestione diretta. Vuoi fare attività sportiva? L’amministrazione ti aiuta e ti agevola in qualunque modo, ma devi essere tu a farti carico della gestione. Succede così a Casalbellotto, a Vicomoscano, per l’atletica, succede in vari ambiti. Quel che per me è inaccettabile è che ci sia uno spazio che può essere pericoloso che nessuno controlla”.

Inutile l’appello lanciato qualche mese fa proprio dalle pagine di questo giornale da Scaglioni. “Lì ci sono ragazzini che la utilizzano, gente che ci va su pure in bicicletta. C’è un regolamento che alla fine non rispetta nessuno: ad esempio, è obbligatorio il casco. Quanta gente avete mai visto col casco protettivo?”

“A Casalmaggiore siamo fortunati. Ci sono tante aree destinate allo sport nei parchi pubblici. Aree attrezzate. Non eravamo così fortunati noi quando avevamo 13 o 14 anni ed andavamo a giocare a calcetto all’oratorio sul campo in cemento. Oggi se ti vuoi organizzare una partita tra amici, i parchi hanno campi ben tenuti in tutte le stagioni. C’è chi ci rimprovera di aver riconvertito il campo di Casalbellotto, destinato al calcio, al rugby, ma penso anche quella sia stata una scelta lungimirante: si è fatta avanti una società disposta a gestire la struttura e il rugby è uno sport davvero per tutti, ancor più che il calcio. Guardo i ragazzini che lo praticano, c’è anche chi in sport come il calcio per stazza fisica non avrebbe alcuna possibilità e che invece nel rugby può avere un suo ruolo. A più ragazzi diamo una possibilità, più abbiamo rispettato appieno il nostro ruolo che è quello di favorire l’attività fisica a più persone possibili, soprattutto ai ragazzi”.

Parola di un amante del calcio, che il calcio lo ha pure praticato prima di appendere le scarpe al chiodo. Parola di un uomo di sport, che nello sport sa guardare avanti riconoscendone la finalità educativa. Senza alcuna distinzione e senza nessun ‘occhio di riguardo’ per uno sport rispetto ad un altro. Parola, insomma, di Beppe Scaglioni.

Nazzareno Condina

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