Cronaca

Sanità Oglio Po, un milione di euro di investimento: i reparti che ne beneficeranno

I sindaci del comprensorio ora attendono la convocazione dall’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera. Ricordiamo, a proposito di Regione Lombardia, che i sindaci hanno spedito al Pirellone una lettera di diffida.

CASALMAGGIORE – Un milione di euro per l’ospedale Oglio Po: non per salvare il Punto Nascite, il cui destino è segnato, ma per rafforzare molti altri reparti. Se non altro una cifra abbastanza certa c’è, per un progetto futuribile per il quale però finalmente si entra nello specifico e nel concreto, provando a rischiarare l’orizzonte dei dubbi e indicando un investimento ben definito (annunciato pubblicamente).

E’ stata questa la principale novità, non l’unica, emersa dal nuovo punto della situazione per quanto concerne la sanità locale, fissato a Casalmaggiore martedì nel pomeriggio, per una riunione durata oltre tre ore, dato che molte erano le questioni sul piatto. Non semplice riassumerle in breve, ma ci proviamo. In sala consiliare del comune casalese erano presenti i sindaci di Casalmaggiore, Bozzolo, Marcaria, Gazzuolo, San Martino del Lago, San Martino dall’Argine, Gussola, Solarolo Rainerio, San Giovanni in Croce, Commessaggio, Piadena, Drizzona, oltre ai tre vicesindaci di Viadana, Dosolo e Martignana di Po e all’assessore di Sabbioneta. Di fatto una buona partecipazione per un ambito sanitario che racchiude una trentina di comuni tra Cremona e Mantova. Si è parlato per lo più di piano di zona e di aspetti socio sanitari, oltre che di programmazione sociale dell’ambito Casalasco-Viadanese. E’ stato stabilito che capofila per la gestione del sociale sarà il Concass, ossia il Consorzio Casalasco dei Servizi Sociali, affiancato dal Consorzio Servizi alla Persona.

Tra le novità più significative va specificato che è stato approvato dai sindaci un percorso operativo che porterà tutti i comuni dell’ambito Casalasco-Viadanese (passato dalla fase sperimentale ad un pieno riconoscimento definitivo) ad avere entro la fine dell’anno un piano di zona unico. Successivamente si è passati a parlare dell’ospedale Oglio Po in senso più stretto con la presenza del direttore generale Camillo Rossi, del direttore sanitario Rosario Canino e del direttore socio sanitario Paola Mosa. Si è così parlato del progetto di potenziamento proposto in Regione dall’Asst Cremona.

Nel corso della riunione è emerso che l’intenzione sarebbe quella di investire su Neuropsichiatria infantile, con posti letto e con il reclutamento di otto professionisti. Si intende poi rafforzare i reparti di Oculistica, Urologia ed Endoscopia, per sostenere anche la Chirurgia generale dell’ospedale. Il budget di spesa che sarebbe previsto per nuove attrezzature ad hoc per l’Oglio Po è vicino al milione di euro: ossigeno decisamente importante per il rilancio. Da Rossi è stato specificato che questi sono investimenti che partiranno dalla chiusura del Punto Nascite, che viene dunque considerata certa, mentre il rafforzamento in particolare del reparto di Neopsichiatria infantile è previsto per l’anno 2019.

I sindaci del comprensorio ora attendono la convocazione dall’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera. Ricordiamo, a proposito di Regione Lombardia, che i sindaci hanno spedito al Pirellone una lettera di diffida, affinché venga riformulata la richiesta di deroga da spedire al Ministero della Sanità per mantenere aperto il Punto Nascite: sin qui nessuna risposta ufficiale, ma c’è tempo fino a lunedì prossimo. Per questo, aspettando novità, la prossima settimana i sindaci si ritroveranno per discutere della situazione.

Giovanni Gardani

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