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Il calcio argentino come simbolo di passione e cultura: Stupor Mundi stasera in Auditorium

Scuola argentina, Cholismo e, di contro, invenzione del trequartista: spettacolo e concretezza per un calcio che non sempre ha raccolto quanto ha meritato (due i Mondiali vinti, ma anche tre quelli persi in finale).

CASALMAGGIORE – Stupor Mundi Argentina scende in campo. Quasi in forma letterale: perché dopo musica e cinema, la rassegna voluta dal Comune di Casalmaggiore con l’Assessorato alla Cultura si appresta a sondare anche l’ambito sportivo e calcistico in particolare. “Non solo Maradona – una Nazione di campioni” è il titolo della serata che si terrà giovedì 6 settembre alle ore 21.00 (in anticipo rispetto alla data prevista nel programma generale) in Auditorium Santa Croce in via Porzio 5 a Casalmaggiore (ingresso libero). Sarà a cura di tre giornalisti (non solo) sportivi: il casalese Giovanni Gardani, da Pizzighettone Mauro Taino e il bolognese Lorenzo Galliani.

Da Maradona si partirà, ma come il titolo della serata lascia intendere non ci si fermerà al “Pibe de oro”. Anzi, il confronto tra il più grande di tutti secondo molti addetti ai lavori e l’erede Lionel Messi (molto più vincente nei club, ma mai sufficientemente trascinante in Nazionale) sarà solo il punto di partenza di un percorso che, con l’ausilio di immagini e video, consentirà di scoprire personaggi e personalità forti capaci di tratteggiare i Fútbol del paese sudamericano. Un percorso che, ovviamente, sarà calcistico ma saprà andare anche oltre, perché forse mai come in Sud America il calcio è soprattutto una questione culturale: peraltro la presenza di tanti cognomi italiani tra i calciatori più famosi anche ai giorni nostri o comunque negli ultimi due decenni (Icardi, Batistuta, Crespo) lascia intendere lo stretto legame tra l’Argentina e il nostro Paese. Arrivando – perché il calcio spesso è soltanto un pretesto – anche a Papa Francesco, l’attuale Pontefice innamorato del pallone e, come scopriremo, di un campione argentino per molti forse poco noto.

Scuola argentina, Cholismo e, di contro, invenzione del trequartista: spettacolo e concretezza per un calcio che non sempre ha raccolto quanto ha meritato (due i Mondiali vinti, ma anche tre quelli persi in finale). E un capitolo a parte andrà dedicato anche alle grandi rivalità storiche dell’albiceleste, sottolineando – nel ricco sostrato culturale coltivato dal calcio – il racconto del calcio e dello sport che ha dato origine spesso a veri e propri capolavori letterari. Al termine della relazione il pubblico sarà invitato a prendere la parola per suggerire spunti o fare domande, dialogando così su una Nazione sempre affascinante e ricca di dilemmi, che il calcio – lungi dal risolverli – ha spesso esaltato.

INFO SUI RELATORI:
LORENZO GALLIANI 
Lorenzo Galliani (Bologna, 1985), giornalista, collabora con Avvenire e cura per il settimanale Verona Fedele la  rubrica “Il Calciastorie”. Ha scritto “Un assist dal cielo – Storie di campioni convocati dal Signore” (Elledici 2014, prefazione di Dino Zoff) e “René Pontoni – Il calciatore preferito di papa Bergoglio” (Minerva 2016). Sempre per Elledici ha curato la voce “Sport” de “Il Vocabolario di Papa Francesco – Firmato da 50 grandi giornalisti e scrittori”, e la voce “San Lorenzo” del secondo volume. Laureato in Scienze Politiche all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, ha concluso il percorso di studi all’Istituto superiore di Scienze religiose di Bologna. L’ultimo suo libro è «Hai un momento, Dio? Ligabue tra rock e cielo», edito da Àncora, con la prefazione dell’arcivescovo di Bologna Matteo Zuppi.

MAURO TAINO 
Classe 1989 di Pizzighettone, giornalista professionista dal 2012 e allenatore UEFA B. Da sempre si occupa di calcio, partendo da quello dilettanti.  Oggi collabora con CremonaOggi e Cremona 1 Tv. Da sempre affascinato dal calcio argentino, dal suo tifo, dalla sua magia e soprattutto dalla sua scuola del Bocha. “Riquelme, bene saperlo, è uno stato d’animo, prima ancora di essere un fuoriclasse.”

GIOVANNI GARDANI 
Giovanni Gardani (1983, Bozzolo) vive da sempre (e ancora per qualche mese) a Casalmaggiore. Laureato in Giornalismo e Cultura Editoriale e divenuto giornalista professionista pochi giorni prima dell’elezione dell’ultimo Papa, ha scritto due libri sulla Pomì Volley Casalmaggiore, dedicati allo Scudetto e alla Champions League rosa. Prima ancora ha curato l’opera che narra la storia centenaria della Uc Casalese. Cresciuto a pane e calcio, scrisse il suo primo articolo di cronaca sportiva in terza elementare in un tema libero alla scuola Marconi. Oggi lavora per Cremona 1 Tv e OglioPoNews e collabora con La Gazzetta dello Sport e Il Giornale di Brescia. Non solo sport: sta lavorando infatti alla storia di Giuseppe Degrada, uno degli ultimi reduci di El Alamein, che presto diverrà un libro. Ma il calcio rimane la sua passione principale: e, visto il tifo sfegatato per il Parma, tenuto conto del passato di Hernan Crespo, con l’Argentina casca a pennello.

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