Cronaca

Casalmaggiore, 14 manufatti nell'elenco per il MIT: i principali sono di Provincia, Navarolo o RFI

Posto che il ponte stradale sul Po chiuso da un anno ormai verrà segnalato dall’ente competente, la Provincia di Cremona e pure quella di Parma, il comune segnala i pochi manufatti di sua proprietà, che sono soltanto 3 sui 14 elencati.

CASALMAGGIORE – In totale 14 manufatti, per lo più piccoli ponticelli, sottopassi o sovrappassi, che solcano il territorio comunale di Casalmaggiore. Il documento che il comune casalese ha preparato con il suo ufficio tecnico e che è stato spedito al Provveditorato, il quale – una volta raccolte tutte le informazioni del caso – provvederà poi a inoltrare il malloppo completo al Ministero delle Infrastrutture a Roma, è abbastanza scarno.

Nell’elenco troviamo i ponticelli in località Gambalone, in via Cazumenta, in via Valle, il ponte a tre campate sempre in via Valle al confine con il comune di Viadana a Bellaguarda, altri due ponti a una campata ancora in via Valle, il ponte in via Case Sparse a Casalbellotto e quello in via Case Sparse a Quattrocase, i ponti in mattoni di via Cairoli, via Porzio e di Vicomoscano sopra i quali passa il treno, un altro sovrappasso in via Porzio, il sovrappasso alla linea ferroviaria Vicoboneghisio, infine il ponte in ferro sulla SP 343 in via Beduschi sempre per il transito ferroviario.

Non molto, ma il comune ha comunque risposto alla chiamata del Ministero che sta portando avanti una sorta di censimento per prendere atto della situazione dei manufatti in Italia e sta cercando di capire dove sia possibile stanziare risorse. “Fondamentalmente ci sono tutti i ponti, sottopassi e sovrappassi sul territorio di Casalmaggiore: la maggioranza però non è di competenza comunale, ci limitiamo a riferirne l’esistenza e che altri enti devono controllarli. Noi abbiamo competenza su manufatti di minor rilevanza su cui occorrono piccoli interventi manutentivi, nulla di pericoloso” spiega l’assessore ai Lavori Pubblici Vanni Leoni, che ha seguito il censimento assieme all’ingegner Enrico Rossi dell’Ufficio Tecnico e al sindaco Filippo Bongiovanni in seconda battuta.

In buona sostanza, posto che il ponte stradale sul Po chiuso da un anno ormai verrà segnalato dall’ente competente, la Provincia di Cremona e di conseguenza pure quella di Parma, il comune segnala i pochi manufatti di sua proprietà, che sono soltanto tre sui quattordici elencati, mentre altri enti fanno lo stesso. Oltre alla Provincia di Cremona con il sistema viario e stradale principale, va tenuto conto dei sistemi irrigui, specie nelle frazioni, di competenza del Consorzio di Bonifica del Navarolo, con argini e ponticelli, e delle infrastrutture di proprietà di Rete Ferroviaria Italiana.

“Il documento comunque è stato inviato al Provveditorato e possiamo dire di avere fatto la nostra parte – evidenzia Leoni – . Ora è interessante capire cosa il Ministero potrà fare e se davvero si troveranno risorse almeno per le questioni più urgenti. Questa operazione di censimento, in ogni caso, risulterà utile anche per il futuro ed evidenzia l’errore di chi, con troppa fretta, ha smantellato e privato di potere, soprattutto economico, le Province: in realtà i vari resoconti che arriveranno sul tavolo del Ministero conterranno, almeno nel caso della nostra zona, molte infrastrutture che sono gestite proprio da questi enti intermedi, che oggi sarebbero indispensabili se ancora avessero un portafoglio e una capacità di spesa”.

Giovanni Gardani

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