Cronaca

Comitato TPT: "Serpagli, qui nessuna balla. Toninelli, campagna elettorale, poi il silenzio"

Sono lontani i tempi in cui il ministro navigava sulle acque del Fiume Po, sotto il ponte di Colorno Casalmaggiore chiedendosi (non proprio in termini british) dove fosse il suo predecessore “Graziano Del Rio”

CASALMAGGIORE – Il Comitato Treno Ponte Tangenziale risponde, a stretto giro, alla minaccia di querele del consigliere Serpagli della Provincia di Parma e, nello stesso documento, attacca il ministro dei trasporti Danilo Toninelli, bravo a venirsi a fare campagna elettorale in barca e sull’onda emotiva di un problema grande, un po’ meno a rispondere alle istanze del territorio e a rispondere alle missive a lui indirizzate. E’ una risposta piuttosto dura, nei confronti di entrambi i soggetti chiamati in causa.

“Il consigliere delegato alla viabilità della Provincia di Parma, Gianpaolo Serpagli, minaccia denunce e afferma che, durante la trasmissione Agorà Estate della Rai, andata in onda lunedì 20 agosto, “sono state raccontate un sacco di balle”.

Per quanto riguarda le affermazioni dei rappresentanti del Comitato Trenopontetangenziale: Non è forse vero che ad un anno dalla chiusura del ponte di Casalmaggiore Colorno i lavori di rifacimento della infrastruttura non sono ancora iniziati? Non è forse vero che il lavoro notturno non è inserito nel bando nonostante dichiarazioni pubbliche in senso contrario?

Non è forse vero che rispetto ai tempi inizialmente comunicati di tre mesi di lavori, oggi il progetto prevede lavori per sei mesi? Non è forse vero che nel bando non sono previsti i collegamenti con i “sensori di rilevamento” per cui serviranno tempi supplementari rispetto ai previsti sei mesi per effettuare detti collegamenti e ciò comporterà ulteriori dilazioni dei tempi di consegna?

Non è vero che il sig. Sarzi Sartori ha segnalato al Sindaco di Colorno (che è anche consigliere provinciale) problemi statici alla struttura senza che, in precedenza ci sia stato alcun controllo manutentivo periodico che avrebbe evitato la chiusura, e che, solo a grazie questa segnalazione si è potuta evitare l’ennesima tragedia?

Non è vero che la richiesta del Comune di Colorno e del Comune di Casalmaggiore di dichiarare lo stato di emergenza così da ovviare alle lungaggini dei tempi della normativa degli appalti sono state scarsamente (per non dire di più) sostenute dalla Provincia di Cremona e dalla Provincia di Parma così che la Regione Lombardia ha bocciato la richiesta e il dipartimento della Protezione Civile presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri non ha neppure valutato la proposta? Ma serve sempre il morto ed il crollo per dichiarare lo stato di emergenza?

E’ vero che i 12.100 (dato riferito al 2012)  transiti giornalieri con un 27% di traffico pesante, sono uno dei dati più alti (quello del traffico pesante) tra i ponti non autostradali? E quindi che la chiusura del ponte è una vera e propria emergenza territoriale? Non è vero che un recente studio ha accertato che la chiusura del ponte ha costi per le comunità interessate di 52 milioni di euro annui?

Non è vero che siamo all’anno zero per i progetti e gli impegni per la realizzazione del nuovo ponte pur sapendo che i lavori di sistemazione del ponte (quando saranno terminati) non potranno assicurare una durata superiore ai dieci anni? Non è vero che la linea ferroviaria Parma Brescia, secondo un recente studio  è tra le cinque peggiori linee nazionali, e che gli enti locali territoriali, in primis le Province di Parma e Cremona  avrebbero potuto fare molto di più per ottenere un servizio che potesse supplire alle gravi carenze infrastrutturali del momento?

Cogliamo l’occasione, infine, per segnalare che abbiamo richiesto la presenza del Ministro alle Infrastrutture a Casalmaggiore per il giorno 7 settembre 2018, ad un anno dalla chiusura del ponte sul Fiume Po. Nonostante l’invio dell’invito sia stato recapitato da molto tempo il ministero non ci ha neppure comunicato di aver ricevuto la richiesta. Evidentemente sono lontani i tempi in cui il ministro navigava sulle acque del Fiume Po, sotto il ponte di Colorno Casalmaggiore  chiedendosi (non proprio in termini british) dove fosse il suo predecessore “Graziano Del Rio” e cosa stesse facendo.

Ma allora eravamo in campagna elettorale. Vogliamo sperare che  il ponte e la stazione di Casalmaggiore non siano stati soltanto un utile pellegrinaggio!!!”.

redazione@oglioponews.it

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...