Cronaca

Arrestate due donne domiciliate al campo nomadi di Casalmaggiore: raggiravano anziani

Le vittime preferite dalle malviventi erano solitamente anziani, sui settant'anni, che venivano raggirati facendo loro credere di essere lontani parenti o di essersi conosciuti presso ospedali della zona, così da ottenere la fiducia delle vittime.

CASALMAGGIORE – Il modus operandi adoperato dalle due donne iniziava con l’individuazione della vittima nei pressi di esercizi pubblici o di cimiteri e a volte anche presso le loro abitazioni. Le vittime preferite dalle malviventi erano solitamente anziani, sui settant’anni, che venivano raggirati facendo loro credere di essere lontani parenti o di essersi conosciuti presso ospedali della zona, così da ottenere la fiducia delle vittime, ignare che di lì a poco sarebbero state derubate di qualche gioiello o dei contanti custoditi nel portafoglio. Lo stratagemma adottato consentiva, dall’inizio dell’anno ad oggi, di mettere a segno, solo nell’alto mantovano, una decina di colpi.

L’indagine è scaturita dal furto denunciato da una anziana signora di Castel Goffredo derubata di circa 200 euro presso la sua abitazione, presso la quale si erano presentate le solite due donne le quali,  facendole credere di essere  state ricoverate insieme nello stesso ospedale, si introducevano nell’abitazione e mentre una di loro intratteneva la vittima l’altra, con la scusa di recarsi in bagno, agiva indisturbata rovistando in ogni stanza ed asportando soldi e gioielli. La meticolosa e articolata indagine condotta dai Carabinieri di Castel Goffredo consentiva di identificare due donne R.C. 52enne e J.G. 35enne, entrambe pluripregiudicate e domiciliate in un campo nomadi di Casalmaggiore (CR), ritenute le autrici dei furti con destrezza commessi dall’inizio dell’anno nei comuni di Castel Goffredo, Guidizzolo e Piubega. Le indagini tecniche e i riscontri ottenuti grazie ai particolari forniti da alcune delle vittime, i militari sono arrivati ad identificare le due donne che venivano deferite alla Procura della Repubblica di Mantova.

L’Autorità Giudiziaria Mantovana, condividendo pienamente il quadro indiziario rappresentato dai Carabinieri  di Castel Goffredo, ha così emesso nei confronti delle due donne l’ordine di custodia cautelare in carcere. All’alba di giovedì, nel corso di mirata operazione di servizio, il Comandante della Stazione di Castel Goffredo, Luogotenente Nicolò Di Marzo, unitamente ai suoi militari ed in collaborazione con i colleghi della Compagnia Carabinieri di Casalmaggiore, hanno tratto in arresto le due donne in esecuzione all’ordine di custodia cautelare. Nei confronti delle due la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Mantova ha disposto per R.C. la traduzione presso la Casa Circondariale di Mantova e per J.G. gli arresti domiciliari presso la propria abitazione. Il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Mantova, Colonnello Fabio Federici, ha espresso il suo vivo apprezzamento ai militari operanti per la brillante operazione di servizio e per il  positivo obiettivo conseguito, finalizzata a contrastare i reati predatori che comportano una drammatica alterazione della percezione della sicurezza da parte dei cittadini.

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