Politica
Piloni (PD): 'Per il Punto Nascite serve proposta condivisa e azione di rilancio'
"In questi anni - ha detto a Casalmaggiore al consiglio comunale che ha discusso la chiusura della struttura - non c'è stato alcun investimento da parte della Regione, neanche sulla rete dei consultori"

CASALMAGGIORE – Al consiglio comunale che ha discusso della chiusura del punto nascite dell’ospedale “Oglio Po” ha partecipato anche il consigliere regionale Pd Matteo Piloni: “In questi anni – ha detto – non c’è stato alcun investimento da parte della Regione. Non solo sull’Ospedale, ma anche sulla rete dei consultori.
Se si fosse investito sui consultori, oggi avremmo una situazione ben diversa, nel rispetto della normativa nazionale e con la possibilità di ottenere quella deroga richiesta, dalla regione al Ministero, nel 2015.
E’ assolutamente inutile quindi – ha aggiunto – trasformare il Punto nascita Oglio Po nell’ennesimo consultorio.Durante il consiglio regionale del 22 maggio scorso, Gallera aveva rassicurato sulla chiusura del punto nascite, confermando che la Asst di Cremona aveva avviato le procedure per nuove assunzioni perchè, a detta di Gallera, il problema sta nelle difficoltà di reperire personale: per questi motivi si potrebbe chiedere alla Regione di prendere una strada che la stessa Regione non ha mai preso in considerazione. Mettere in rete i punti nascita di Casalmaggiore e Asola, creando quella sinergia necessaria per migliorare il servizio.Gli uffici dell’assessore Gallera – ha continuato Piloni – sono al lavoro per predisporre la delibera regionale che sancirà definitivamente la chiusura del punto nascite di Casalmaggiore e che sarà discussa nella giunta di giovedì prossimo. Inoltre il prossimo 9 luglio è prevista l’audizione del comitato in difesa del presidio ospedaliero Oglio Po in commissione sanità. Queste sono ore decisive per il futuro del punto nascite di Casalmaggiore – ha concluso – serve un’azione condivisa da tutto il territorio e una proposta forte di rilancio.
Se si fosse investito sui consultori, oggi avremmo una situazione ben diversa, nel rispetto della normativa nazionale e con la possibilità di ottenere quella deroga richiesta, dalla regione al Ministero, nel 2015.
E’ assolutamente inutile quindi – ha aggiunto – trasformare il Punto nascita Oglio Po nell’ennesimo consultorio.Durante il consiglio regionale del 22 maggio scorso, Gallera aveva rassicurato sulla chiusura del punto nascite, confermando che la Asst di Cremona aveva avviato le procedure per nuove assunzioni perchè, a detta di Gallera, il problema sta nelle difficoltà di reperire personale: per questi motivi si potrebbe chiedere alla Regione di prendere una strada che la stessa Regione non ha mai preso in considerazione. Mettere in rete i punti nascita di Casalmaggiore e Asola, creando quella sinergia necessaria per migliorare il servizio.Gli uffici dell’assessore Gallera – ha continuato Piloni – sono al lavoro per predisporre la delibera regionale che sancirà definitivamente la chiusura del punto nascite di Casalmaggiore e che sarà discussa nella giunta di giovedì prossimo. Inoltre il prossimo 9 luglio è prevista l’audizione del comitato in difesa del presidio ospedaliero Oglio Po in commissione sanità. Queste sono ore decisive per il futuro del punto nascite di Casalmaggiore – ha concluso – serve un’azione condivisa da tutto il territorio e una proposta forte di rilancio.
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