Politica

Tangenziale dei Bambini, tutto resta in stand by. Nulla di nuovo sotto il sole

Si discute, invero, della proposta che era emersa quando, un anno fa e alla prima interpellanza, il vice sindaco Giovanni Leoni aveva prospettato una soluzione alternativa ad un progetto che già c’era

CASALMAGGIORE – Stradello, al momento è tutto in stand by. Che c’è di nuovo? Nulla. In stand by per l’ultimo tratto (quello che collega la discesa prima di Santa Maria allo stradello) e quindi alla scuola lo si era già prima. Si discute, e per un buon lasso di tempo, di un collegamento (quello dal termine di via Italia ai piedi dell’argine sino alla scuola) che non ha mai fatto parte della tangenziale, essendo il tracciato della stessa ubicato tutto sull’argine maestro, fatte salve le uscite.

Ma questo è un dettaglio di cui non si accorge nessuno. Si discute, invero, della proposta che era emersa quando, un anno fa e alla prima interpellanza presentata in materia, il vice sindaco Giovanni Leoni aveva prospettato una soluzione alternativa ad un progetto che già c’era. Quella cioé che tagliava fuori l’ultimo tratto arginale (dalla salita al termine di via Italia, per intenderci) sino alla scuola.

Una soluzione infattibile, come spiegato dallo stesso vice sindaco che ha risposto ad un’interpellanza in merito allo ‘stato dell’arte’ presentata da Casalmaggiore La Nostra Casa ed illustrata dal consigliere di minoranza Calogero Tascarella.

“A volte – ha spiegato Leoni – quando ci sono dalle idee, le idee sostenute dalle progettualità, poi si concretizzano e danno i risultati auspicati. Sono state fatte delle verifiche tecniche per capire se l’idea era sostenibile, verifiche tecniche, delle verifiche di proprietà. Di fatto anche se si tratta di percorso ciclopedonale si tratta di una viabilità che deve essere prevista nel PGT e prevedere la conformità urbanistica. Dalle verifiche i risultati non sono stati quelli auspicati. Ci sono delle problematicità tecniche in termini di realizzazione sia in termini strutturali che di acquisizione di diritti per poter passare negli spazi che sono oltremodo ridotti.

Se è vero che nell’ultimo tratto dove c’è già una viabilità esistente la problematica è di facile soluzione anche tecnicamente previa acquisizione dei diritti di passaggio su quelle aree è altrettanto vero che vi è una difficoltà sostanziale dalla via Italia su quella strada esistente. Mi spiego meglio. Ai piedi dell’argine dove termina via Italia è adiacente alle proprietà private e questo vorrebbe dire intervenire su un bancone di argine e voi mi insegnate che ci sono delle difficoltà, se non degli interventi blandi, leggeri cosa che però non garantirebbe la sostenibilità in termini di durata degli interventi. Perché vorrebbe dire facendo un intervento serio e spendendo bene i soldi pubblici fare un piccolo sbancamento, uno scavo, uno smarcamento con una massicciata, una superfice più dura, duratura intendo. Queste sono le problematiche. Di fatto l’abbiamo fermato, dopo averla approfondita, l’abbiamo messa lì in stand by per capire se ci possono essere altre alternative su altri percorsi”.

Alla risposta del vice sindaco ha ribattuto il consigliere d’opposizione. “Possiamo dire che è congelata? Dichiararsi soddisfatti mi sembra un eufemismo, perché voglio riconoscere l’impegno profuso da privati per quello stradello. Il dato di fatto è uno, forse arbitrariamente è stato dato un nome a quell’argine come tangenziale dei bambini. In tutta Europa, per i riconoscimenti che ha avuto e quel che ne consegue, a Casalmaggiore esiste una tangenziale dei bambini. E come faccio a ritenermi soddisfatto se questa cosa improvvisamente sparisce o non si riesce a dare seguito a quest’opera che avrebbe dato o dovrebbe dare un riconoscimento importante. Non c’è da trasformarla in mozione. Prendo atto delle difficoltà, del poco impegno visto che non è un’opera che dà molto lustro. Quindi diciamo che quest’opera, questo collegamento non vedrà la luce”.

La congiunzione tra via Italia, piede argine, alla scuola non vedrà la luce. Ma è sul suo effettivo percorso che l’Amministrazione ha preso (e ritirato) il premio di Legambiente, ed è sul tratto arginale che sono arrivati i riconoscimenti da ministero dell’Ambiente e Comunità Europea. Riconoscimenti effimeri? Forse. Ma riconoscimenti a prescindere da quel piccolo tratto (il pezzo che costeggia l’area incolta che separa il plesso scolastico dall’argine maestro) che resta in stand by, oggi come ieri, e che ancora attende una soluzione.

Nazzareno Condina

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