Cronaca

Treni, la PR-BS entra in una tesina di fotoreportage all'università di Brescia con Natasha Germani

"E' qualche mese che ci sto lavorando - racconta - anche perché quel treno io lo prendo ogni giorno, da Casalmaggiore a Brescia. Ho scattato foto a Brescia, Casalmaggiore e San Zeno Folzano la settimana scorsa"

In pagina alcuni degli scatti di Natasha Germani

VIADANA – Chissà cosa farà ‘da grande’ Natasha Germani, 23enne Viadanese che probabilmente ad ottobre si laureerà alla LABA (Libera Accademia di Belle Arti) di Brescia in fotografia non lo sa ancora. Di certo qualcosa inerente a quello che ha studiato, a quello che – a valutare dagli scatti – ha già nel sangue. Perché poi la tecnica la si può sempre apprendere. Ma l’occhio e la passione quelli no. Li devi avere dentro.E Natasha possiede entrambe le cose.

Ha pure la stoffa della fotoreporter, ed anche il fiuto per la notizia. Vabbé, in parte ha giocato in casa. Ma la questione è comunque importante.

Per l’esame che dovrà sostenere a giugno (il corso è quello di reportage) ha pensato alla situazione della linea ferroviaria Brescia Parma. Una delle peggiori linee d’Italia, mezzi vetusti, stazioni abbandonate o malmesse, pendolari incazzati, nessun investimento o quasi previsto sull’ammodernamento delle linee, per gli anni a venire (non i prossimi) quelli previsti per l’ammodernamento del parco mezzi. Il materiale di certo non le manca per poter realizzare un buon servizio.

“E’ qualche mese che ci sto lavorando – racconta – anche perché quel treno io lo prendo ogni giorno, da Casalmaggiore a Brescia. Ho scattato foto a Brescia, Casalmaggiore e San Zeno Folzano la settimana scorsa, e qualcuna anche sul treno. E’ un lavoro che sto portando avanti e, quando lo presenterò, anche se non è necessario, lo correderò di una parte scritta”.

Foto d’inchiesta, magari un lavoro per il futuro: “Mi piace il fotoreportage – prosegue – ma anche la fotografia industriale. Vedremo quello che offrirà il mercato. Intanto probabilmente ad ottobre mi laureo”.

Sui treni poco o nulla è cambiato: “Miglioramento? Non direi proprio, anzi il servizio in questi mesi è peggiorato. Nell’ultimo mese nonostante tutti i disagi non ci hanno neppure concesso il bonus. Ci hanno detto che non ne avevamo diritto”. 107 euro al mese di abbonamento, quello complessivo che comprende anche tutti i mezzi delle linee bus. “Perché poi, arrivata a Brescia per raggiungere l’Università, devo prendere il bus”.

Intanto il lavoro alla tesina da presentare a giugno. Lavoro che si arricchirà e si concluderà nelle prossime settimane. Non mancheranno altre occasioni da testimoniare. In fondo Natasha Germani è consapevole che potrà aggiungere altri scatti a comporre il reportage, una 15ina di foto, che porterà la vergognosa situazione della linea – tra le peggiori 10 d’Italia – in un’aula universitaria. Trenord e RFI di possibilità ne regalano tante. Basta osservare con occhio attento, basta guardarsi attorno.

Nazzareno Condina

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