ColtivaCorti Diretti, buon pubblico a Sabbioneta per prima serata dell'edizione numero due
Prossimo appuntamento domenica 27 maggio a Commessaggio, dove presso il Torrazzo Gonzaghesco alle 16.30 verrà dato spazio a sette opere realizzate dalle scuole e alle 21 a otto documentari, completando così le tre sessioni.
SABBIONETA – Una buona prima visione. Dedicata a una ottantina di persone che hanno deciso di partecipare alla prima volta in trasferta del Festival Coltivacorti Diretti. A dire il vero il termine “fuori casa” non è del tutto adatto, dato che il festival, che venerdì sera ha aperto la sua seconda edizione, è dedicato alla civiltà contadina in senso esteso, dunque anche a lavori che giungono dal resto d’Italia e, nel caso specifico di quest’anno, pure dalla Spagna. Tuttavia, essendo nata questa manifestazione a Commessaggio, possiamo considerare una primizia la trasferta nella vicina Sabbioneta, dove presso il Teatro all’Antica sono stati trasmessi i nove cortometraggi, più uno fuori concorso, che partecipano a una delle tre sessioni del festival.
Presentata da Matteo Uccellini dei “Genitori Instabili”, la serata si è aperta con un doveroso omaggio a uno dei massimi cantori della cultura contadina delle nostre terre, ossia Ermanno Olmi, regista scomparso a inizio settimana ad Asiago. Sono così stati proiettati alcuni spezzoni del suo capolavoro più conosciuto, “L’albero degli zoccoli”. Dopo di che la gara è entrata nel vivo: tanti i temi trattati, dal caporalato, diffuso in Puglia e nel Sud Italia, a una storia molto singolare dedicata al pomodoro, agli incroci anche etnici, legati in particolare a un film con protagonisti indiani di etnia Sikh, senza scordare il tema della donna collegato al mondo del lavoro nei campi.
I corti presentati sono giunti da più parti: “A Ban Donner” di Giuseppe Magrone è stato girato a Ruvo di Puglia, provincia di Bari, ma da quella terra sono giunti anche “Carne e Polvere” di Antonio La Camera, da Castrovillari in provincia di Lecce per la precisione, e il barese “La giornata” di Pippo Mezzapesa. Da Picciorana, provincia di Lucca, è giunto invece “Pietre” di Stefano Pelleriti, da Siena “Red” di Enrico Caroli Costantini, da Roma “The Colourful Life of Jenni P.” di Daniele Barbero. Dalla Spagna, da Punta Umbria de Huelva per la precisione, Alfonso Diaz ha presentato “Cambio de Sentido”, mentre sono nati vicini al comprensorio sia il mantovano “Isabella” di Claudio Pelizzer sia il viadanese “Il ragazzo che parlava con gli alberi” di Luigi Gardini, risultato il più votato, anche se alla fine il vincitore passerà da una giuria di qualità, capitanata dal regista Rai Paolo Bianchini, che decreterà il primo posto nella serata del 9 giugno.
Prossimo appuntamento domenica 27 maggio a Commessaggio, dove presso il Torrazzo Gonzaghesco alle 16.30 verrà dato spazio a sette opere realizzate dalle scuole e alle 21 a otto documentari, completando così le tre sessioni. Queste due classifiche saranno decretate, al contrario dei corti di fiction, dalla giuria popolare, ossia dal voto del pubblico.
Giovanni Gardani