Cronaca

Poste e problemi, Cavatorta: "Il 7 maggio incontro i vertici, ma premesse non buone"

Sui disservizi. "Purtroppo li avevamo ampiamente previsti e denunciati in due occasioni sui media, criticando duramente la scelta di includere anche realtà grandi ed importanti come Viadana nell’elenco dei tagli alle consegne".

VIADANA – In merito agli inevitabili disservizi che si registrano con il nuovo sistema di consegna postale interviene il sindaco di Viadana Giovanni Cavatorta. “Purtroppo li avevamo ampiamente previsti e denunciati pubblicamente in due occasioni sui media, criticando duramente la scelta di includere anche realtà grandi ed importanti come Viadana nell’elenco dei tagli alle consegne. Comunico che i vertici responsabili delle consegne postali di Poste italiane mi hanno chiesto un incontro, che è stato fissato per lunedì 7 maggio: probabilmente, da quanto leggo dai giornali, per illustrarmi le “novità”. Perché di taglio su tratta. In quella sede, nel caso, non potrò che rimarcare la mia contrarietà, che ho più volte manifestato pubblicamente, a un piano che operativamente e quotidianamente crea solo disagi, ritardi e ulteriori disservizi a un sistema che, ahimè devo ripetermi, già prima era in difficoltà. Costantemente ricevevo dai cittadini segnalazioni di missive anche importanti che arrivavano a destinazione con mesi di ritardo… ora sarà peggio”.

“Quindi mi dovrò ripetere – rimarca Cavatorta – : anche perché proprio non ho mandato giù l’impostazione iniziale e la giustificazione del piano che era stata data da Poste cioè quella del limite dei 200 abitanti/kmq per comune sotto i quali avrebbero proceduto coi giorni alterni: noi che abbiamo 20.000 abitanti ma 103 kmq di superficie (e non deve essere una colpa, anzi!) e quindi 195 abitanti a km saremmo sottostati alla ghigliottina per pochissimo, senza tenere conto del peso demografico, della realtà socio economica e delle tredici frazioni che abbiamo. Mi sono sentito preso in giro. Dispiace molto anche che questo incontro sia stato richiesto a giochi fatti, quando cioè è evidentemente stato già tutto deciso da mesi, sono stati fatti passaggi aziendali, coi sindacati ecc”.

“Insomma sentiremo cosa mi verranno a raccontare – spiega il sindaco – ma certo le premesse non sono granché. Noi come amministrazione, se non ci fossero portate novità in senso contrario importanti che auspichiamo vivamente e in spirito collaborativo siamo pronti a valutare, rimarcheremo la nostra contrarietà ferma e decisa già manifestata. Credo di essere stato il primo e forse unico sindaco a denunciare la situazione che sarebbe puntualmente arrivata. Inoltre sottolineeremo di nuovo il profondo rammarico verso Poste per non aver almeno raccolto la disponibilità a ragionare sulla nostra richiesta di pensare a un bancomat per le frazioni nord nello sportello di San Matteo, dove recentemente ha chiuso l’unica filiale bancaria presente, lasciando di fatto spoglio un intero territorio. Secondo me sarebbe stata un’occasione importante anche per Poste: noi su questa possibilità stiamo cercando di muoverci su più fronti con discrezione per capire se ci sono margini per fare qualcosa di alternativo”.

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