Addio a Franca Baratti, ultima grande pittrice del Novecento cremonese
Si è spenta ieri Franca Baratti, pittrice cremonese colta, raffinata e sensibile, uno degli artisti più grandi del Novecento cremonese. Era nata a Castelponzone nel 1925. Da sempre legata a Cremona e alla sua storia, ha intriso le sue opere della storia e della cultura cremonese.
Gli studi a Brera, il ritorno a Cremona, le grandi mostre in tutto il mondo, le grandi tele per chiese e luoghi pubblici. Franca Baratti ha attraversato diversi periodi del Novecento italiano con la sua continua ricerca: il periodo espressionista negli anni Sessanta, il periodo cosmico-spaziale fino a metà degli anni Settanta dove ha espresso una
continua ricerca sulla pittura e sulla materia; poi il periodo romanico negli anni ’80 con la ripresa di soggetti antichi sia della pittura (soprattutto Mantegna e Pisanello) che della scultura e della architettura con gli straordinari portali cremonesi avvolti nella nebbia o con l’indimenticabile Torrazzo. Negli anni ’90 arriva poi al periodo metafisico influenzata da Giorgio De Chirico e quindi il duemila con il superbo ciclo per Altichiero, il pittore del Trecento, a cui Padova dedicò una mostra straordinaria.
Lo scorso 15 ottobre nella chiesa di Sant’Agata si è tenuta la presentazione dell’opera ”Agonia, volto di Cristo in croce” donata dall’autrice Franca Baratti alla chiesa della sua parrocchia. L’opera, realizzata con tecnica mista su tavola cm. 120 x 90, è stata definita dall’artista “una delle sue enigmatiche figure”.
“Il volto è chiaro, delineato in netti tratti del disegno, senza ricerca di qualche esoterico simbolismo: la crudezza del dramma si coagula attorno al volto appena reclinato. Ma gli occhi socchiusi, le labbra appena smosse da un fremito, i capelli ricadenti, il biancore appena soffuso del corpo stagliato sulla quinta rosseggiante della Croce non concedono facili consolazioni simboliche: il dramma infinito della ‘morte di Dio’ è racchiuso ma anche debordante dalla tela, come la risonanza di lamento che si fa eco”.