Il Museo del Bijou si apre alla disabilità: progetto da 12.500 euo per ipovedenti e ipoacusici
I tablet, strumenti indispensabili per perfezionare questa innovazione nel segno della accessibilità, sono già stati acquistati, per una spesa di 1.745 euro, che è servita soprattutto a sostenere la realizzazione di quattro video in Lingua Italiana dei Segni.
CASALMAGGIORE – Il Museo del Bijou apre le sue porte e lo fa anche a soggetti deboli, che magari sin qui non hanno potuto godere a pieno delle bellezze contenute nella struttura di via Porzio a Casalmaggiore, un unicum in Italia. Il comune casalese con il settore Cultura ha infatti candidato al bando annuale di Regione Lombardia un progetto denominato “All Included!” da 12.500 euro totali, di cui il 40% a disposizione dal bilancio comunale, per realizzare una serie di accorgimenti che facilitano l’accesso e la possibilità di usufruire del Museo da parte di persone con disabilità o portatori di handicap, come ad esempio gli ipovedenti, ma non solo. Del resto da tempo il Museo del Bijou porta avanti una collaborazione anche con le cooperative o le strutture ad hoc, senza dimenticare le case di riposo, del Casalasco: si pensi al progetto di recente perfezionato con la scuola professionale Santa Chiara a favore degli ospiti della Fondazione Germani di Cingia dè Botti o ad altre attività affini.
I tablet, che costituiscono uno degli strumenti indispensabili per perfezionare questa innovazione nel segno della maggior accessibilità, sono già stati acquistati a febbraio dal comune, per una spesa di 1.745 euro che è servita soprattutto a sostenere la realizzazione di quattro video in Lingua Italiana dei Segni, e la stessa amministrazione, con l’assessore Pamela Carena in primis accanto alla curatrice del Museo del Bijou Letizia Frigerio, ha garantito che al di là di come andrà il bando, qualche novità verrà perfezionata e concretizzata. Chiaramente se Regione Lombardia dovesse finanziare, ecco che la rivoluzione potrebbe essere più profonda e completa, avendo a disposizione più fondi.
Si parte dall’aggiornamento del sito, si passa alla progettazione e realizzazione di supporti per l’accessibilità alle collezioni, come ad esempio le bacheche tattili, indispensabili per gli ipovedenti o gli ipoacusici, perfezionando inoltre nuove attività didattiche o di laboratorio e realizzazione di video che aiutino l’utenza debole a scoprire fino in fondo il tesoro del museo casalese. Per quanto concerne le nuove tecnologie un aiuto concreto può giungere dagli studenti delle scuole di Casalmaggiore. Tra i progetti vi è inoltre l’acquisto di software ingrandenti e di uno screen reader da installare sui tablet del museo, oltre alla creazione di brevi video e testi descrittivi sugli spazi museali e sui pezzi della collezione da inserire nel sito web del museo che poi, mediante la tecnica dei beacon, garantiranno la traduzione vocale dei testi scritti.
Giovanni Gardani