Cronaca

Si è spento il dottor Aurelio Zanella, per 50 anni aveva gestito la farmacia omonima

Si è spento a 87 anni il dottor Aurelio Zanella. Avrebbe compiuto 88 anni il prossimo 24 settembre. Dal 1958 al 2008 aveva gestito la Farmacia che portava il suo cognome, all'angolo tra via Cairoli e piazza Turati

CASALMAGGIORE – Carattere schivo, di quelli di una volta, poco avvezzi ad apparire quanto figli di estrema concretezza. Animo profondamente buono, tanto che è molta la gente che adesso ne ricorda i piccoli particolari legati alla sua professione.

Si è spento a 87 anni il dottor Aurelio Zanella. Avrebbe compiuto 88 anni il prossimo 24 settembre. Dal 1958 al 2008 aveva gestito la Farmacia che portava il suo cognome, all’angolo tra via Cairoli e piazza Turati. Originario di Pegognaga (Mn), aveva fatto nel suo paese praticantato e poi proprio a Casalmaggiore gli si era presentata l’occasione di poter partire con un’attività sua.

Rilevata la farmacia Merelli, si era dedicato anima e corpo a quell’attività, dispensando consigli ai suoi clienti e non lesinando mai aiuti a chi ne aveva bisogno. Tante storie potrebbero essere raccontate: una su tutte, per descriverne le straordinarie doti umane. Agli inizi degli anni ’80, seguiva un bambino con diabete. Ogni qual volta gli si presentava l’occasione di avere tra le mani un nuovo macchinino per il controllo glicemico (da farmacista qualcuno glielo lasciavano, erano i primi, e i prezzi erano elevati) ne faceva dono ai genitori. Tutto naturalmente senza far sapere niente a nessuno.

Non amava le luci della ribalta e non si era mai sposato, sposato com’era alla sua professione alla quale si dedicava anima e corpo. Sino al 2008 era sempre stato presente. Poi un ictus e in seguito un infarto ne avevano profondamente minato la salute. Aveva cercato, subito dopo, mentre la gestione della farmacia passava ad una sua nipote, di essere comunque presente in quegli spazi che lo avevano visto passare la maggior parte dei suoi anni. Ma dopo un po’ aveva deciso di ritirarsi a vita privata (sopra la stessa farmacia) abbandonando per sempre quello che era stato il suo mestiere.

Non parlava più, ma lo si capiva ugualmente. Negli ultimi anni si sentiva probabilmente inutile non potendo più fare quello che faceva. Un paio di settimane fa era stato male e ricoverato all’ospedale, ma si era poi ripreso e tornato a casa, anche se faceva fatica a mangiare. Si è spento ieri sera, in maniera serena. Avrebbe voluto morire a casa sua, sopra quella farmacia che era tutta la sua vita. Il destino lo ha accontentato.

La salma è stata composta nella camera ardente, a fianco della farmacia (la prima porta dopo le vetrine, lato piazza Turati). Rimarrà lì, per gli ultimi saluti, sino a mercoledì mattina. Alle 9.30. in Duomo, il funerale e poi la salma sarà traslata nella tomba di famiglia a Pegognaga, per l’ultimo eterno riposo.

Nazzareno Condina

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