Cultura

Il 12 aprile alla Palm di Buzzoletto Francesco Gesualdi per parlare di debito

Francesco Gesualdi, già allievo di don Lorenzo Milani e fondatore del Centro Nuovo Modello di Sviluppo di Vecchiano (Pisa), nonché (insieme a Padre Alex Zanotelli) della Rete Lilliput, parlerà alle ore 21 del 12 aprile.

BUZZOLETTO (VIADANA) – “Il debito è un mostro che divora le più importanti conquiste sociali del secolo scorso: la sanità per tutti, il diritto all’istruzione, le tutele dei lavoratori ed i servizi pubblici, senza contare la svendita del territorio e del patrimonio di tutti. Ma da dove viene l’enorme debito pubblico italiano? Chi sa cosa sia il Fiscal Compact? E davvero l’unica cosa da fare, di fronte all’austerità imposta dalla finanza internazionale, è pagare, pagare, pagare? Veramente non ci sono alternative allo stringere sempre più la cinghia? E come liberarsi dalla morsa sempre più soffocante delle sue catene?”. Questi sono gli argomenti e le domande a cui risponderà, giovedì 12 aprile alle ore 21, presso il Salone polifunzionale Palm di Buzzoletto, Francesco Gesualdi, già allievo di don Lorenzo Milani e fondatore del Centro Nuovo Modello di Sviluppo di Vecchiano (Pisa), nonché (insieme a Padre Alex Zanotelli) della Rete Lilliput: al centro della sua attività, il tentativo di progettare strategie economiche capaci di garantire a tutti la soddisfazione dei bisogni fondamentali, nell’ottica del Benessere Comune.

Essendo l’argomento di interesse generale e trasversale, l’iniziativa, patrocinata dalla Consulta del Volontariato di Viadana, è promossa collegialmente dalle Associazioni del Territorio (Noi Ambiente Salute Viadana; Associazione Viadana Democratica, Collettivo nonviolento Uomo e Ambiente della Bassa Guastalla; Comitato Intercomunale per la qualità della vita Dosolo; Comitato Democrazia Costituzionale Oglio-Po) ed è rivolta a tutta la cittadinanza, alle associazioni professionali, alle parrocchie ed agli organismi di carattere assistenziale e caritativo, poiché come affermava don Lorenzo Milani “Ho imparato che il problema degli altri è uguale al mio. Sortirne tutti insieme è politica. Sortirne da soli è avarizia” (da Lettera ad una professoressa) e ancora “Posso solo dire ai miei ragazzi che essi dovranno tenere in tale onore le leggi degli uomini da osservarle quando sono giuste (cioè quando sono la forza del debole). Quando invece vedranno che non sono giuste (cioè quando non sanzionano il sopruso del forte) essi dovranno battersi perché siano cambiate”.

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