Il 'Melograno Junior' alla riscoperta del Mulino della Pieve di Rivarolo Mantovano
Questo mulino anticamente era inglobato in un complesso monastico più grande, infatti sorge sui resti dell’antica Pieve di Santa Maria in Ripa d’Oglio, per questo motivo ancora oggi viene conosciuto come “mulino della pieve”
CASTELDIDONE – Il Melograno Junior, associazione culturale per la valorizzazione del territorio casalasco e la promozione delle sue particolarità storiche e artistiche, aggiunge una chicca alla rubrica ‘Alla (ri)scoperta del territorio’. Sotto la lente del gruppo il Mulino della Pieve, architettura Rurale risalente presumibilmente al 1300, sita a Rivarolo Mantovano.
“Questo piccolo edificio – scrivono – sorge sulla riva del canale Delmona in piena campagna, poco a sud del centro abitato di Rivarolo Mantovano. Oggi appare come un piccolo edificio in pessimo stato di conservazione, ma in realtà ha un’origine molto antica che risale presumibilmente al 1300, nel periodo in cui vennero terminati gli scavi del Naviglio Grande e di tutti i suoi canali minori tra cui anche la Delmona. Oltre alla sua importanza come mulino a sostegno dell’economia agricola locale, fu fin dalla sua costruzione oggetto di aspre contese tra Cremona e Mantova, in quanto venne costruito dai mantovani per bloccare l’abbondante deflusso delle acque provenienti senza controllo dal territorio cremonese, le quali avrebbero causato ingenti danni alle campagne rivarolesi e viadanesi. Per cui la presenza di questo mulino vide per decenni scontrarsi prima le autorità del Ducato di Milano e quelle dei Gonzaga e successivamente le provincie di Mantova e Cremona, ma nonostante ciò resistette fino alla suo definitivo smantellamento nel ‘900.
Questo mulino anticamente era inglobato in un complesso monastico più grande, infatti sorge sui resti dell’antica Pieve di Santa Maria in Ripa d’Oglio, per questo motivo ancora oggi viene conosciuto come “mulino della pieve”. A sua volta attorno a questa Pieve sorgeva il primo insediamento di Rivarolo Mantovano, che secondo le attestazioni risalirebbe all’epoca longobarda come confermerebbe una lapide tombale ritrovata in questo luogo risalente alla prima metà del VIII secolo e attualmente custodita nella chiesa parrocchiale. Il primo villaggio di Rivarolo Mantovano, detto “Rivarolo Fuori”, sorgevano su un antico ramo del fiume Adda, che arrivava a lambire questo territorio, ma successivamente dal 1432 in poi la famiglia Gonzaga decise di costruire una nuova città fortificata a circa un chilometri di distanza, fino alla metà del ‘500 quando venne terminata da Vespasiano Gonzaga assumendo la forma che ancora oggi possiamo osservare. Il Mulino resta quindi l’ultima testimonianza di un paese che per vari motivi economici e strategici venne spostato e cancellato dalle mappe e dalla memoria della popolazione come accadde a numerosi altri insediamenti in questo territorio”.
Per chi volesse seguirli l’invito è a contattarli su facebook alla pagina – Il Melograno junior -. Ne vale davvero la pena.
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