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Anche a Casalmaggiore arde il fuoco olimpico: suggestivo evento per PyeongChang 2018

L’idea di Gianpaolo Fattori, tedoforo a PyeongChang lo scorso 5 gennaio, ha dunque colto nel segno: raccolta da Carlo Stassano, presidente dell’Atletica Interflumina, ha portato un fiume umano da piazza Garibaldi fino alla Baslenga.

CASALMAGGIORE – PyeongChang-Casalmaggiore, sei ore e mezza dopo. La fiaccola olimpica accesa in Corea del Sud alle ore 12 italiane di venerdì per dare il via alle Olimpiadi invernali è arrivata attorno alle 18.30 anche a Casalmaggiore. Lo ha fatto idealmente ma non troppo, con una celebrazione molto simbolica, ma altresì molto sentita, che ha visto la partecipazione di circa 200 persone, con molti sportivi, alcuni anche giovanissimi, i ragazzi della cooperativa Santa Federici, una rappresentativa del Polo scolastico Romani e sette società dello sport casalese (con i rispettivi presidenti), oltre ovviamente a rappresentati del comune di Casalmaggiore.

L’idea di Gianpaolo Fattori, tedoforo (di San Martino del Lago) a PyeongChang lo scorso 5 gennaio, ha dunque colto nel segno: raccolta da Carlo Stassano, presidente dell’Atletica Interflumina che ha partecipato alla manifestazione, ha portato un fiume umano da piazza Garibaldi fino alla pista di atletica leggera della Baslenga. A partecipare sono stati le due società del remo casalese, l’Eridanea e gli Amici del Po, i due club di ciclismo, Giocainbici Oglio Po e Avis Pedale Casalese, due società di arti marziali con Karate Bushido e Judo Casalasco, e ovviamente l’Atletica Interflumina. Fattori ha portato la fiaccola che gli è stata consegnata in Corea, pezzo unico donato a ciascun tedoforo, e ha aperto il corteo, accompagnato dai due canottieri campioni olimpici di Casalmaggiore Gianluca Farina e Simone Raineri e da Fausto Desalu, velocista perla proprio dell’Interflumina che ha assaggiato le Olimpiadi a Rio 2016. Assenti per impegni Andrea Devicenzi, atleta paralimpico, e Paolo Vecchi, invitato all’ultimo e altro rappresentante casalese a cinque cerchi per il volley italiano a Los Angeles 1984 (quella Nazionale azzurra vinse il bronzo).

I tre sportivi presenti hanno portato una fiaccola vera, dando così la reale impressione di avere a che fare col fuoco di Olimpia. Per il comune erano presenti il sindaco Filippo Bongiovanni e il consigliere con delega allo Sport Giuseppe Scaglioni. Una volta giunto a destinazione, passando da via Favagrossa, Isola Bella, via Vittorio Veneto, via Guerrazzi e poi fino in Baslenga, all’incirca mezzora dopo il via, dunque verso le 18.45, il torpedone ha ascoltato l’Inno d’Italia dagli altoparlanti dell’impianto sportivo casalese, dopo di che è toccato a Bongiovanni, Scaglioni, Fattori e Farina portare un saluto ed evidenziare vari aspetti legati allo sport e non solo: dall’importanza delle Olimpiadi anche dal punto di vista politico, citando proprio l’esempio dei giochi iniziati a PyeongChang che hanno avuto l’indubbio merito di riavvicinare Corea del Nord e Corea del Sud; al “peso” positivo del sudore in contrasto con la scorciatoia del doping, con riferimento agli ultimi casi di cronaca che hanno coinvolto pure atleti dei settori giovanili; al fattore decisivo legato ai bravi maestri, che devono educare il ragazzo e l’uomo prima che lo sportivo.

Dopo di che la fiaccola olimpica di Fattori è passata nelle mani di tutti gli sportivi più giovani presenti, mentre alle società sportive e alla dirigente scolastica del Romani Caterina Maria Spedini è stato consegnato un attestato di partecipazione. In serata poi dalle 21 presso il Centro di Medicina Sportiva Fattori ha ricordato le proprie emozioni da tedoforo vissute in Corea. Non è mancato lo spazio per la beneficenza: è stato infatti possibile scattarsi selfie con la torcia olimpica originale con una piccola offerta poi donata all’associazione Il Sorriso di Mietta, che si occupa di trovare cure per Mia, bambina di Casalmaggiore affetta da una rara malattia. Iniziativa che verrà ripetuta sabato dalle 16.30 alle 19.30 presso il negozio Sportime di Casalmaggiore sulla strada Castelnovese, dove la torcia coreana sarà custodita fino a domenica.

Giovanni Gardani

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