Si licenzia dal lavoro per essere assunto in Comune: peccato che l'ente cambi idea...
E' accaduto a un trentenne di Canneto. Lo racconta un'interrogazione del consigliere di minoranza Massimo Arienti che chiede spiegazioni e sospetta una decisione politica: "Si è giocato sulla pelle di un essere umano".
CANNETO SULL’OGLIO – Si è licenziato dal lavoro che aveva perché il Comune del suo paese gli aveva comunicato che l’avrebbe assunto. Peccato che poi l’Ente abbia cambiato idea. E’ questa in estrema sintesi la rocambolesca vicenda che a quanto pare è accaduta ad un trentenne cannetese, ora presto disoccupato. E’ il dicembre scorso. Il ragazzo, che anni fa ha partecipato ad un concorso e risulta inserito in una graduatoria, riceve comunicazione dal Comune di Canneto sull’Oglio circa l’assunzione per la copertura di un posto all’interno dell’area “Entrate-affari generali- cultura e ced”, una mansione part-time di 24 ore settimanali con contratto a tempo indeterminato” (come sancito dalla delibera 102 della Giunta dello scorso 23 novembre e dalla determina 23 del 24 novembre dell’Ufficio Personale) non ha esitazioni e si dice interessato al posto. E’ il primo degli aventi diritto secondo la sopracitata graduatoria, visto che chi si è classificato meglio di lui risponde picche. Per essere assunto in Municipio, “deve solo”, come da lettera inviata dall’Ente il 7 dicembre scorso ai candidati, cessare un altro rapporto di lavoro eventualmente in essere, vigendo il principio di esclusività del rapporto di lavoro di pubblico dipendente. Cosa che il ragazzo, che lavora al Comune di Castel Goffredo a tempo determinato, prontamente fa, forte delle comunicazioni intercorse con il comune cannetese. Peccato che, dopo aver rassegnato le proprie dimissioni, esattamente sei giorni prima della definitiva assunzione, il 21 dicembre scorso, il Sindaco Zecchina, gli avrebbe comunicato al telefono che l’ente nel frattempo ha cambiato idea e che pertanto lui non sarebbe più stato assunto. A raccontare quanto capitato al trentenne e ad esigere una spiegazione pubblica alla vicenda, è il consigliere di minoranza Massimo Arienti della lista “Canneto sei tu” con un’interrogazione protocollata in Comune. “Detto che l’avviso pubblico in questione – scrive Arienti – afferma che l’Ente “può anche sospendere o revocare l’avviso bandito, quando l’interesse pubblico lo richieda, quando gravi motivi lo consiglino o sopravvengano impedimenti normativi o di natura finanziaria alla copertura dei posti, o cadano i presupposti della procedura stessa” e che la lettera ricevuta dal candidato riporta che “il manifestato interesse all’assunzione non fa […] sorgere a favore dell’istante alcun diritto all’assunzione presso il Comune di Canneto Sull’Oglio “ va però spiegato che le formule sopra riportate vengono solo apposte a tutela dell’Amministrazione in caso di comprovata ed imprevista causa di forza maggiore. Le stesse – sottolinea – non dovrebbero divenire l’appiglio per immotivati e repentini cambi di idea ed umore. Allora io chiedo – prosegue il consigliere – quali sono appunto le gravi ragioni che hanno impedito tale assunzione e che motivano un comportamento tanto irrispettoso nei confronti di un ragazzo che nulla aveva chiesto al Comune? Tali impedimenti erano veramente imprevedibili, o la Giunta ha deciso di assumere un dipendente senza preventive ed approfondite riflessioni? Perché non è ancora stata pubblicata la delibera di Giunta che formalizza la volontà di non assumere il ragazzo? O la decisione è stata assunta solo dal Sindaco? La mancata assunzione deriva dalla circostanza di avere constatato che stante il ritiro della terza in classifica il posto sarebbe stato ad appannaggio di un ragazzo che era stato candidato nelle liste delle minoranze?” Interrogativi chiari quanto impegnativi. Soprattutto l’ultimo, che pone il sospetto che la decisione possa avere ragioni politiche nel clima di tensione che si è generato a Canneto. Mi auguro sinceramente – conclude Arienti – che il Sindaco e la Giunta abbiano giustificazioni all’altezza della gravità della situazione, perché come detto nello scorso Consiglio quando ho provato invano a chiedere spiegazioni – si è giocato con il destino di un essere umano. È inammissibile che onesti lavoratori debbano scontare sulla propria pelle le incertezze, o le momentanee euforie dell’Amministrazione, proprio in un momento in cui la negativa congiuntura economica rende deboli e fragili gli esponenti di tutte le fasce sociali del nostro territorio. I bravi Amministratori sanno che qualsiasi opera si possa costruire, o storia si possa raccontare, il rispetto dovuto alle persone è il primo metro di valutazione della propria adeguatezza, speriamo che questa semplice regola di buon senso a Canneto non sia caduta nel dimenticatoio”. Si attende ora la risposta dell’Amministrazione, intenta in questi giorni a stilare il bilancio e a “promuovere” all’interno della maggioranza “spaccata” il nuovo accordo con Asola & c per la Polizia Locale.
MLR