Levata di scudi pro Fava, che ringrazia: "Tanti consensi valgono più di una elezione"
Per la Camera di Commercio il presidente mantovano Carlo Zanetti ha addirittura proposto di farlo Ministro in un eventuale governo di centro-destra.
VIADANA – Una presa di posizione netta, che va oltre una dichiarazione di voto, perché non esprime una preferenza tra candidati alla poltrona di governatore, ma difende l’operato di chi ha fatto parte (e tuttora fa parte) della giunta. A esprimersi per ultima in ordine cronologico è stata l’Associazione Mantovana Allevatori, che difende Gianni Fava, assessore regionale all’Agricoltura uscente originario del viadanese, per quanto concerne il suo operato. Attaccando, di contro, la decisione della Lega di Mantova, ormai non più Lega Nord dopo il cambio nominativo, di escludere proprio Fava dalla lista delle 26 candidature alle regionali e alle politiche. Ma nella lista finiscono anche la Camera di Commercio (con il presidente mantovano Carlo Zanetti che ha addirittura proposto di farlo Ministro in un eventuale governo di centro-destra), Confai, Confagricoltura, Confederazione italiana agricoltori, Coldiretti e Confindustria.
“Non entriamo nel merito della decisione da parte della Lega provinciale di Mantova di non candidare Gianni Fava alle prossime elezioni regionali – si legge nel comunicato dell’Associazione, che ricalca nel contenuto quello degli altri rappresentanti del mondo economico mantovano – ma ne siamo dispiaciuti. Non possiamo dimenticare quanto ha fatto e quanto sta ancora facendo per gli allevatori e per l’Associazione allevatori in qualità di assessore lombardo all’Agricoltura”. La difesa dell’operato di Fava sembra andare oltre un mero discorso politico, analizzando anche i rapporti umani: “Fava è sempre stato molto corretto – si legge infatti – e attento ai bisogni dei produttori, con un sostegno concreto e una partecipazione che ha manifestato anche con le numerose visite nelle aziende. Per l’Associazione regionale degli allevatori, inoltre, nel 2017 ha assicurato complessivamente 2 milioni di euro, consentendo al nostro sistema di continuare a dare risposte professionali alle aziende zootecniche”.
E ancora si registra l’intervento di Confai Mantova col direttore Sandro Cappellini, a margine della conferenza stampa di presentazione del Bovimac, mostra provinciale bovina d’inverno e rassegna delle macchine e attrezzature per l’agricoltura e la zootecnia, in programma dal 19 al 21 gennaio. “Escludere Gianni Fava dall’elenco provinciale delle candidature della Lega in vista delle elezioni ci ha sorpreso, perché l’impegno e la professionalità che Fava ha profuso in questi cinque anni da assessore all’Agricoltura della Lombardia è indiscutibile. Ci auguriamo che chi dovrà vagliare i nomi dei candidati inserisca anche la sua candidatura, perché sarebbe una grave perdita non solo per il mondo agricolo, ma anche per il territorio mantovano. L’assessore Fava ha fatto molto – spiega Cappellini – per il mondo agricolo e per gli agromeccanici, anche se non sempre abbiamo condiviso alcuni indirizzi attuati dalla Direzione Generale. Cionondimeno riconosciamo a Fava la disponibilità al dialogo e le doti di grande lavoratore, sempre in difesa delle filiere agricole e con una grande attenzione al territorio mantovano. È stato l’unico rappresentante delle Regioni ad avviare un dialogo con l’Unione europea e il commissario Hogan”.
A esprimersi a favore di Fava anche il sindaco di Marcaria Carlo Alberto Malatesta: “Al mondo economico che, compatto, ha reagito alla paventata perdita di una figura di riferimento e di spessore come quella di Gianni Fava – scrive il primo cittadino – aggiungo la mia voce di cittadino e di sindaco. In particolare l’Oglio Po sta vivendo una condizione di risveglio grazie a figure come la sua che, in questi anni, si è messo in gioco con abnegazione senza mai perdere entusiasmo per questo suo grande impegno. In questi anni i nostri Comuni hanno potuto interfacciarsi con la Regione ricevendo sempre risposte puntuali e notevole supporto: la differenza, che dir si voglia, la fanno persone che mettono in campo capacità, concretezza e passione per il proprio territorio ed è questo che va riconosciuto da sempre a Fava. Da amministratore, ma anche quale cittadino mi auguro di poter vederlo ancora a lungo occupare posizioni di vertice perché è questo di cui c’è bisogno: i fuoriclasse devono giocare la partita, non è certo questo il tempo per esperimenti di panchina”.
Lo stesso Fava ha ringraziato nella serata di lunedì dal proprio profilo Facebook: “Confesso che prima di farlo ci ho pensato a lungo – ha scritto Fava – . Ma a questo punto credo di dover usare questo strumento per ringraziare tutti i mantovani e non solo, che in questi due giorni mi hanno gratificato del loro affetto o dei propri apprezzamenti. Io non so come potrà finire questa vicenda, ma in cuor mio per la prima volta dopo 5 anni ho capito di aver fatto la scelta giusta dimettendomi dal parlamento per venire a lavorare sul territorio. Per certi versi questo vale più di una vittoria elettorale perché mi consegna una realtà fatta di persone che al di là degli schieramenti e superando i pregiudizi nei confronti della politica, hanno riconosciuto il mio impegno e la mia serietà. Nonché il mio amore per questa terra. Grazie a tutti. Sicuramente si poteva fare meglio è di più. E’ sempre possibile in astratto. Comunque vada a finire almeno posso dire di sentirmi con la coscienza a posto. Un abbraccio e un ringraziamento a tutti”.
Va detto che l’esclusione di Fava va considerata, per certi versi, sub iudice, in quanto l’assessore potrebbe essere ripescato da Paolo Grimoldi, segretario nazionale della Lega che deciderà le liste finali che si presenteranno per le elezioni regionali del 4 marzo. Molti – inutile negarlo – hanno visto nella decisione di escludere Fava, un nome forte per la Lega sul territorio, una sorta di dispetto allo stesso per essersi candidato contro Matteo Salvini alle primarie per eleggere il segretario federale leghista svoltesi tra il 14 e il 21 maggio 2017.
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