Perteghella, interrogazione sul caso Stone Service: "Per comune situazione grottesca"
"Chiaramente per la società Stone Service s.r.l. risulta estremamente più vantaggioso procrastinare i contenziosi in sede amministrativa - continua il consigliere di minoranza - in quanto a fronte di 40mila euro da dover restituire al Comune di Viadana, preferisce spenderne 10-12mila per cause di natura amministrativa".
VIADANA – Silvio Perteghella, consigliere di Viadana Democratica, ha presentato una nuova interrogazione consiliare. “Viadana vive una situazione assolutamente grottesca – scrive Perteghella – nella quale il comune, nonostante abbia aperto da tempo un contenzioso con Stone Service srl (prima al Tar dove il Comune di Viadana ha ottenuto ragione) per il recupero di oneri di urbanizzazione; nonostante sia a conoscenza della mancanza dell’agibilità dell’immobile; nonostante sia a conoscenza che all’interno di codesto immobile siano presenti abusi edilizi e servizi igienici incompleti; acconsente ”senza colpo ferire” all’utilizzo di codesto immobile”.
“Chiaramente per la società Stone Service s.r.l. risulta estremamente più vantaggioso procrastinare i contenziosi in sede amministrativa – continua il consigliere di minoranza – in quanto a fronte di 40mila euro da dover restituire al Comune di Viadana, preferisce spenderne 10-12mila per cause di natura amministrativa. Allo stesso tempo la contemporanea locazione dell’immobile (La Briantina Spa prima e attualmente Disraeli Vittorio & Figli S.r.l.) garantisce uno sfruttamento economico che determina almeno 25-30mila euro di canone annuo in favore della stessa Stone Service s.r.l. Se il Comune di Viadana avesse voluto realmente recuperare quelle somme oltre ai contenziosi di natura amministrativa, avrebbe dovuto impedire l’esercizio di una attività produttiva all’interno di quell’immobile attraverso una ordinanza di sgombero, o attraverso un diniego al subingresso della seconda attività che si insediò in locazione ( Disraeli Vittorio & Figli srl). Oltre a ragioni di natura tributaria, esistono ragioni di natura sanitaria e di sicurezza (l’immobile non risulta provvisto del certificato di agibilità e all’interno sono presenti abusi edilizi)”.
“L’immobile attualmente – attacca Perteghella – risulta oggetto di un pignoramento immobiliare e proposto all’asta dal Tribunale di Mantova. Il Ctu del Tribunale di Mantova (architetto Elisa Alessi) ha effettuato l’accesso agli atti presso il Comune di Viadana come dimostra la documentazione presente sul sito asteimmobili.it al link: https://www.asteimmobili.it/Immobili/Detail/b1284135-Magazzino-Localita-Cicognara—Via-Codebruni-Levante-Viadana”.
Nel dettaglio Perteghella chiede nell’interrogazione “se l’Amministrazione Comunale abbia provveduto al pignoramento del canone di locazione pagato dalle società conduttrici (ben due negli ultimi anni, ndr) alla società Stone Service s.r.l. debitrice nei confronti del Comune di Viadana per le ragioni sopra espresse? Se l’impossibilità di recuperare la somma di 39.972,49 euro abbia prodotto un danno erariale di pari importo? Se le opere abusive dichiarate nella relazione del C.t.u. del Tribunale siano state oggetto di sanatoria negli ultimi mesi o se l’area tecnica Comunale abbia provveduto a denunciarle alla competente Procura della Repubblica? Per quali ragioni viene tollerato ancora oggi l’utilizzo di questo immobile nonostante sia privo di servizi igienici, con opere abusive e non provvisto di regolare certificato di agibilità? Se non si renda necessaria una ordinanza di sgombero al fine di scongiurare eventuali responsabilità amministrative nel caso si verificasse un sinistro/infortunio a coloro i quali lavorano all’interno di questi locali? In alternativa cosa intenda produrre l’Amministrazione Comunale per ripristinare una situazione di normalità?”.
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