Bozzolo, veglia per la Pace con Quattrucci, momento di alta umanità
Al microfono, dietro la balaustra è salito un ospite speciale, il segretario generale di “Uomini e Religioni” della Comunità di S.Egidio.
BOZZOLO – “Offrire asilo ai richiedenti, ai rifugiati, migranti e vittime, significa dare loro la possibilità di trovare quella pace che stanno cercando. E impone una strategia che combini quattro azioni importanti: l’accoglienza, la protezione, la promozione e l’integrazione”.
Questo uno dei passaggi significativi, tratto da un messaggio di Papa Francesco, enunciati sabato sera nella chiesa S.Pietro a Bozzolo durante la Veglia di preghiera in occasione della 51esima Giornata mondiale della Pace. A presiedere l’incontro don Luigi Pisani coadiuvato dal parroco di Cividale, Spineda e Rivarolo don Ernesto Marciò. Tra esecuzioni musicali suggestive da parte dell’imponente Coro di Bozzolo alternate a momenti comunitari di preghiera e alla recita di brani ispirati specificatamente alla ricerca della pace, tra cui la lettura di un passaggio del famoso libro di don Primo Mazzolari “Tu non uccidere” si è arrivati al momento più coinvolgente.
Al microfono, dietro la balaustra è salito un ospite speciale, il segretario generale di “Uomini e Religioni” della Comunità di S.Egidio. Alberto Quattrucci. Reduce dal recente viaggio in Myanmar e Bangladesh compiuto a fianco del Santo Padre, Quattrucci ha descritto le persecuzioni subite dai Rohinya da parte della popolazione buddista senza alcun intervento del Governo locale.
“Ho visto e sentito Papa Francesco piangere e chiedere perdono a sedici rappresentanti di quella etnia per tutto il male che veniva loro fatto” ha raccontato l’ospite che poi ha sottolineato come non si combatta il male con la politica essendo invece necessario cercare l’amicizia e l’amore. “La Pace è una cosa troppo seria per lasciarla in mano ai politici. La Pace è sempre possibile e non date retta a chi vi dice che questo è un sogno. Rispondete che il sogno è la fede, il modo migliore per vederne la realizzazione e il compimento”.
Alberto Quattrucci ha concluso riferendo un altro pensiero di Papa Francesco sui migranti chiedendo di non credere alla filastrocca del lavoro rubato agli italiani, e del terrorismo portato da questa gente che muore a milioni nel mediterraneo dopo aver pagato 5 mila euro per una traversata sopra un barcone.
Rosario Pisani