Angeli del fango dall'Oglio Po oggi a spalare a Lentigione, e domani si replica
"Ci sarà anche un gruppo di Viadana che si unirà a noi domani mattina, perché torniamo là, e chi volesse può venire. Ci troviamo al Bagi a Casalmaggiore alle 7.30, poi partiamo”
LENTIGIONE – “Laggiù? E’ un disastro”. Poche parole, giusto quelle che servono a descrivere la situazione di un piccolo borgo, Lentigione, in cui ancora sono ben visibili i risultati dello straripamento dell’Enza. Enza che ha rotto gli argini prima di riversare in paese non solo l’acqua, ma un mare di fango che si è posato sulle cose. Poco da salvare, tutto da ripulire. Lo aveva detto ieri, ed oggi è partito il primo dei viaggi degli ‘Angeli del fango’ dell’Oglio Po. Un gruppo di ragazzi del territorio oglio Po (Manuel Garbi, Gaia Soana, Roberto Artioli e Nicolò Flisi) e il gussolese Sante Granelli che si è unito al gruppo mettendoci del suo. E’ stato un lavoro faticoso, hanno portato via oggetti non più utilizzabili da cantine, ripulito locali, spalato fango sino a che la luce ha dato loro modo di fare. Toccando con mano anche una certa disorganizzazione, dovuta soprattutto al fatto che i problemi sono molti di più di quelli che ci si sarebbe potuto aspettare, e le esigenze tante. Loro, gli ‘Angeli del fango del Casalasco’, non si sono arresi. “Inizialmente – spiega Manuel Garbi, il promotore – abbiamo trovato un po’ di disorganizzazione. La Protezione Civile a cui ci siamo rivolti non ci ha saputo indicare nessun luogo dove iniziare a lavorare. Ci hanno detto di girare noi, e di sentire chi avesse bisogno. Così abbiamo fatto, bussando nelle case e chiedendo e dopo poco abbiamo trovato da fare”. “Ci sono altri gruppi di volontari che lavorano, soprattutto di Parma – ha spiegato Sante Granelli – e dopo un attimo di smarrimento iniziale abbiamo trovato subito da fare. Anche perché lì da fare ce n’è parecchio”. Un lavoro anche pesante, che verrà replicato domani: “Serve tutto – conclude Garbi – servono pale, servono cariole e servono braccia. Ci sarà anche un gruppo di Viadana che si unirà a noi domani mattina, perché torniamo là, e chi volesse può venire. Ci troviamo al Bagi a Casalmaggiore alle 7.30, poi partiamo”.
Nazzareno Condina