Cronaca

Arrestato a Reggiolo, ha risieduto a Viadana l'omicida di Francesco Citro

Giampaolo dall’Oglio, l’omicida, è volto conosciuto a Viadana per avervi risieduto. Alle indagini hanno partecipato gli uomini della compagnia di Guastalla guidati da Luigi Regni

nella foto Francesco Citro, il giovane padre di famiglia ucciso

VIADANA – Nessun coinvolgimento della criminalità organizzata, come inizialmente ipotizzato da più parti. A tendere la trappola che ha portato alla morte del 31enne autotrasportatore Francesco Citro, freddato a colpi di pistola davanti alla propria abitazione la sera del 23 novembre nella sua casa di Villanova di Reggiolo è stato il 63enne Giampaolo Dall’Oglio, suo vicino di casa. Giampaolo dall’Oglio, l’omicida, è volto conosciuto a Viadana per avervi risieduto.

Le indagini condotte dai carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Reggio Emilia, supportati dai Carabinieri della Compagnia di Guastalla guidata dall’ex comandante della Compagnia di Casalmaggiore Luigi Regni, e guidate dal Sostituto Procuratore Valentina Salvi hanno portato a chiudere il cerchio. La dottoressa Salvi ha emesso il provvedimento di fermo nei confronti di Dall’Aglio, ex guardia giurata, ora detenuto nel carcere di Reggio Emilia con le pesanti accuse di omicidio aggravato, incendio, detenzione e porto illegale di arma da fuoco.

La determinazione dei carabinieri e del pubblico Ministero ha consentito di risolvere l’efferato delitto in una settimana. Sette giorni di indagini ininterrotte che oltre ad escludere il collegamento con la criminalità organizzata hanno permesso di ricostruire le vicende. Sarebbe stata l’ex guardia giurata ad appiccare l’incendio dell’auto della vittima tre ore prima dell’omicidio. Un gesto che a quanto pare non ha soddisfatto i rancori che nutriva nei confronti del vicino, per questioni banali di vicinato, tanto da indurlo poco dopo le 23, a presentarsi alla porta della vittima ed esplodere almeno quattro colpi di pistola, incurante che nell’abitazione vi fosse pure la moglie ed i due figli di Citro. Francesco Citro dopo i colpi di pistola contro la porta è uscito sul pianerottolo, dove è stato freddato da altri sei colpi di pistola, tre dei quali mortali.

I rilievi dei RIS avevano portato a supporre da subito che l’omicida non fosse entrato nel condominio, ma che nel condominio vi fosse già presente. Questioni banali dunque, che hanno portato alla morte del giovane padre di famiglia e all’arresto dell’ex guardia giurata che aveva risieduto a Viadana.

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