Casalmaggiore-Viadana, si "sposano" le due polizie locali: collaborazione rinnovata
Sin qui è andata bene, come spiega la delibera di giunta, la numero 235 del 16 novembre, pubblicata all’albo pretorio del comune di Casalmaggiore, tra le forze di polizia che fanno capo alle due cittadine più grandi del comprensorio Oglio Po, con i 15mila abitanti di Casalmaggiore e i 20mila di Viadana. Ora si replica per due anni.
CASALMAGGIORE/VIADANA – Sin qui si era parlato di collaborazione come si fa quando si tratta di una prova: della serie, mettiamo insieme le forze e vediamo un po’ come va. Oggi, anzi dal 1° dicembre prossimo, la collaborazione diventa – per così dire – ufficiale e soprattutto più duratura, perché le forze di polizia locale di Casalmaggiore e di Viadana si “sposano” per la durata di due anni.
Non una convenzione, perché questa formalmente non è possibile dato che parliamo di comuni che, pur confinanti, fanno parte di due province diverse, Cremona e Mantova. Ma una collaborazione appunto, che potrà poi essere rinnovata. Sin qui è andata bene – come spiega la delibera di giunta, la numero 235 del 16 novembre, pubblicata all’albo pretorio del comune di Casalmaggiore – tra le forze di polizia locale che fanno capo alle due cittadine più grandi del comprensorio Oglio Po, con i 15mila abitanti di Casalmaggiore e i 20mila di Viadana.
La collaborazione è iniziata a gennaio e si è esaurita, come da accordi, il 5 novembre, per un totale di 24 servizi congiunti in particolare di controllo di polizia stradale, di controllo di pubblici esercizi, della presenza di accattoni presso i supermercati, di vigilanza delle zone residenziali, frazioni e parchi e di vigilanza nel corso di manifestazioni pubbliche, tra le quali spicca lo sciopero dei dipendenti Viadana Facchini a Viadana, momento molto caldo per l’ordine pubblico.
L’accordo rinnovato, che come detto durerà due anni, consiste nell’unire le forze per vigilare sull’osservanza di leggi, regolamenti e ordinanze per le norme legate a polizia urbana e amministrazione, per svolgere servizi nuovamente di polizia stradale, per effettuare controlli in materia urbanistico-edilizia e di tutela dell’ambiente, per svolgere servizi in occasione di manifestazioni pubbliche, specie per esigenze di viabilità e ordine pubblico e infine per controlli legati, viene precisato nella delibera, alle problematiche connesse al fenomeno dell’immigrazione.
Giovanni Gardani