Cronaca

PalaFarina, assegnati i lavori Intanto le minoranze martedì convocano assemblea sui costi

Lavori affidati a una RTI composta da Tieni Costruzioni di Isola Rizza, provincia di Verona, e da Camero Ferramenta e Siderurgici, con sede a Boschi Sant’Anna, sempre nel Veronese. Il ribasso rispetto alla base d’asta è del 5%, mentre l’offerta temporale è di 80 giorni. Martedì l'assemblea voluta dalle minoranze in Auditorium.

Nella foto il render del nuovo PalaFarina

VIADANA – Una nuova tappa verso la ricostruzione del PalaFarina. Una tappa importante, come la definisce il sindaco di Viadana Giovanni Cavatorta, che non nasconde la sua soddisfazione. I lavori di ricostruzione sono infatti stati assegnati. Il tutto a poche ore dalla convocazione di una assemblea pubblica che, a Viadana, si terrà martedì prossimo alle ore 21 presso l’Auditorium Gardinazzi.

Partiamo però dalle novità tecniche, annunciate con soddisfazione da Cavatorta. “Oggi per me è una gran bella giornata – spiega il primo cittadino -. Scusate l’enfasi ma tanta soddisfazione e un filo di emozione li provo. Pochi possono comprendere l’impegno e il percorso che ci sono stati per arrivare a questo punto”. Quale è dunque la novità? Come detto i lavori, come si evince spulciando nella sezione centrale unica di committenza del sito del comune, nella parte lavori pubblici, sono stati ufficialmente affidati con determina 711 del 16 novembre a una RTI composta da Tieni Costruzioni di Isola Rizza, provincia di Verona, e da Camero Ferramenta e Siderurgici, con sede a Boschi Sant’Anna, sempre nel Veronese. Il ribasso rispetto alla base d’asta è del 5%, mentre l’offerta temporale è di 80 giorni. Un progetto che presenta, tra tante caratteristiche, la possibilità di installare un impianto fotovoltaico e di realizzare seggiolini interamente con materiale riciclato, senza dimenticare l’attrezzatura sportiva per la quale vi è massima garanzia e copertura nell’ottica della ricostruzione.

“Un risultato cruciale per noi come Amministrazione – spiega Cavatorta – frutto di un lavoro costante lungo due anni e mezzo, che si è potuto raggiungere solo grazie alla fiducia e senso di responsabilità della maggioranza consiliare mai venuti meno, nonostante ce ne abbiano dette di tutti i colori, a Regione Lombardia e al lavoro di tecnici comunali nei vari settori veri professionisti. A tutti va la mia riconoscenza. Adesso, dopo l’esecutività della determina, con la determinazione e l’umiltà avute fin qui, ci aspetta la ricostruzione”. Un passo deciso. E decisivo per i destini di quella che è stata la casa della Pomì Casalmaggiore fino a inizio 2015. E che tornerà a ospitare, presumibilmente dal 2019, anche tante società di Viadana, oltre alle scuole.

Tornando invece all’assemblea pubblica del 21 novembre, la decisione è stata presa dalle minoranze per organizzare un momento aperto alla cittadinanza: l’idea è partita da Partito Democratico, Viadana Democratica e Movimento 5 Stelle, che hanno invitato anche il sindaco Cavatorta, reo secondo le minoranze di non avere convocato prima un consiglio comunale aperto sul tema e in particolare sui costi della ricostruzione del palazzetto, che si aggirano sui 2.7 milioni di euro. Resta da capire se gli sviluppi delle ultime ore possano cambiare il tema o il tenore della discussione, ora che i lavori sono stati assegnati.

Giovanni Gardani

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