Cronaca

Comitato treno ponte all'attacco: esposto contro Trenord, pressione su politica

I cittadini si organizzano e fanno pressione. La situazione è gravissima per tante aziende ed è gravissima per tanti cittadini. Qualcosa si muove, ma è ancora troppo poco: l'incertezza regna sovrana ed è tempo di alzare la voce.

Foto: Cristiano Antonino

CASALMAGGIORE – Sono trascorsi quasi 2 mesi da quel 7 settembre, data di chiusura di Ponte Po. Due mesi di attesa con poche notizie buone (a favore dell’utenza) e tanta rabbia. Non si sa ancora nulla. Nulla sulla strada che si intende intraprendere (Ponte nuovo? Ponte incerottato? Ponte provvisorio?) e qualche provedimento spot (Tep, Trenord) non fa altro che prolungare il disagio. Un disagio che si fa pesante su tutti: aziende, studenti, operai e singoli cittadini. Il Comitato Treno Ponte Tangenziale suona la carica, e lo fa con alcune iniziative molto forti, a partire dall’azione legale nei confronti di Trenord. Se la politica si chiede ancora che fare, i cittadini si organizzano e promettono di dare battaglia mostrandosi, ancora una volta, più avanti delle istituzioni che li rappresentano o dovrebbero rappresentarli. Basta col piangersi addosso, basta con lo scrutare l’orizzonte in attesa di un’illuminazione. Si va all’attacco. E’ questione importante: ne va della sopravvivenza di tutto un territorio a cavallo tra parmense e cremonese.

ESPOSTO – E’ stato redatto un esposto nei confronti di Trenord per la situazione intollerabile sia del servizio erogato (ritardi frequentissimi, soppressioni, condizioni al limite per i viaggiatori), sia delle condizioni di mancanza di igiene e decoro nelle quali versano i convogli ferroviari e le stazioni della linea Parma-Brescia (sporcizia, qualità dell’aria nei vagoni). Un’azione legale che mira a spronare l’azienda a partecipazione regionale a fare davvero qualcosa di improrogabile: migliorare un servizio pessimo su una linea vecchia, con stazioni chiuse e fatiscenti in cui l’intermodalità è ai primordi.

STATO D’EMERGENZA – Il territorio è stretto tra tre ponti, nessuno dei quali in condizioni ottimali. Oltre a Ponte Po chiuso, San Daniele a metà servizio e Viadana con un carico di traffico che rischia di comprometterne seriamente l’utilizzo. 24 mila mezzi al giorno, un buon 30% mezzi pesanti. Verrà presentata, nei prossimi giorni, un’istanza alle due Regioni nella quale si chiede di promuovere un’azione a livello nazionale per la dichiarazione dello stato di emergenza. Un atto che permetterebbe, per altro, anche di accelerare le pratiche burocratiche che rischiano di prolungare all’infinito i tempi per la risoluzione dei problemi.

CONSIGLIO COMUNALE CONGIUNTO – Colorno, Casalmaggiore e in generale tutti i comuni dell’area. E’ stata depositata la richiesta di un Consiglio Comunale congiunto di Casalmaggiore e Colorno sulla questione del ponte a cui siano invitati i Presidenti delle Province di Cremona, Parma e Mantova, i Presidenti delle Regioni Lombardia ed Emilia-Romagna e i responsabili dell’Anas. Un confronto aperto all’audizione dei cittadini.

VIABILITA’ – Riapertura immediata al traffico ciclopedonale che peraltro già utilizza l’infrastruttura. Questo quanto chiede il comitato alle due province in modo, quantomeno, di diminuire il disagio. “Lo scrivente Comitato – si legge sulla richiesta depositata – facendosi interprete, dei disagi connessi alla chiusura del ponte di Casalmaggiore sul Fiume Po, vista l’ordinanza di cui all’oggetto, considerato che il transito pedonale e ciclabile non parrebbe pregiudicare la staticità del manufatto, né arrecare pericoli agli utenti. Considerato che la autorizzazione al transito pedonale e ciclabile consentirebbe a molti utenti di ridurre i notevoli disagi esistenti e tenderebbe a riconoscere una situazione di fatto già segnalata dagli organi di stampa, tutto ciò premesso con la presente chiede che a parziale modifica della ordinanza stradale 19/2017 della Provincia di Parma del 7.9.2017 prot. N. 24469, venga consentito il transito pedonale e ciclabile sul ponte di Casalmaggiore sul Fiume Po”.

‘GEMELLAGGIO’ CON COLORNO – Venerdì 10 novembre alle 19 è stato fissato un incontro a Colorno presso il ‘Circolo Venaria’ del comitato con il sindaco e i cittadini del luogo per studiare iniziative congiunte riguardo alla questione ponte.

A chi chiedeva atti concreti del comitato la risposta degli stessi. I cittadini si organizzano e fanno pressione. La situazione è gravissima per tante aziende ed è gravissima per tanti cittadini. Qualcosa si muove, ma è ancora troppo poco: l’incertezza regna sovrana ed è tempo di alzare la voce.

Nazzareno Condina

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