Cultura

Rivarolo Mantovano piange Dario Sanguanini: una vita per l'arte e un carattere umile

Di carattere umile, mite e schivo (perché accettasse di realizzare il libro, Roberto Fertonani dovette insistere a lungo), Sanguanini gestiva il laboratorio artistico di Rivarolo, nel quale collaborava anche la moglie Laura ed è stato docente dei corsi di arte presso la Fondazione.

RIVAROLO MANTOVANO – “Dario Sanguanini – Una vita per l’arte”: è questo il titolo del libro nel quale la Fondazione Sanguanini di Rivarolo Mantovano, e in particolare Roberto Fertonani, raccolse nel 2016, in una lunga intervista, l’esistenza artistica del restauratore classe 1946. Una vita, quella di Dario Sanguanini, che si è spenta dopo una lunga malattia sabato mattina alle ore 6 presso l’ospedale Maggiore di Cremona, lasciando un grande vuoto in tutta la comunità rivarolese.

Dopo avere iniziato l’Istituto Tecnico Industriale da ragazzo, Dario capì che non era quella la sua strada, che trovò invece al Liceo Artistico Toschi di Parma. Nel 1966, ad appena vent’anni, durante la leva militare, partecipò assieme ai cosiddetti “angeli del fango” all’operazione di salvataggio del patrimonio artistico della città di Firenze a seguito della grande alluvione dell’Arno. Proprio a Firenze Dario Sanguanini maturò la sua vena artistica in modo completo, riscoprendo il suo vero talento, che a quel punto non abbandonò mai. A Dario Sanguanini, che ha trasmesso la passione per questo mestiere al figlio Marco, si deve il restauro delle famose statue equestri di Sabbioneta (restaurate proprio assieme a Marco), ma anche la creazione di opere per il Museo delle cere di Gazoldo degli Ippoliti, senza dimenticare i lavori realizzati per uno dei principali musei di Londra.

Dario Sanguanini, consigliere attivissimo della Fondazione Sanguanini, fu anche l’organizzatore della nostra internazionale “Gonzaga nelle nebbie” e fu la guida del gruppo di madonnari rivarolesi “Rodomonte Gonzaga”, ricevuto da Papa Francesco nei mesi scorsi: Dario, malato, non riuscì a prendere parte a quella trasferta. Di carattere umile, mite e schivo (perché accettasse di realizzare il libro, Roberto Fertonani dovette insistere a lungo), Sanguanini gestiva il laboratorio artistico di Rivarolo, nel quale collaborava anche la moglie Laura, ed è stato docente dei corsi di arte presso la Fondazione. Lascia la moglie Laura, il figlio Marco, le due nipotine oltre ai parenti tutti. Il funerale sarà celebrato nella chiesa parrocchiale di Rivarolo Mantovano alle ore 15 di lunedì: la salma sarà poi tumulata nel cimitero del comune virgiliano, il paese dove ha sempre vissuto.

G.G.

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