Piadena: per un giorno al centro della musica con l'incanto di "Note d'Autore"

PIADENA – Ad amare la musica e a trovarsi a Piadena nel giorno del “Festival Note d’Autore” si rischia quasi di impazzire. Come è successo domenica 8 ottobre.
Premesso che magari qualcuno si è accorto del passaggio della manifestazione solo per i palloncini e i festoni che addobbavano portici e negozi, per tutti gli altri, quelli che già dall’anno scorso non vedevano l’ora che l’iniziativa ideata da Pierguido Asinari (che ne è anche direttore artistico) tornasse in paese, l’attesa non è stata vana. Chi ha voluto ha potuto anche suonare liberamente in piazza Garibaldi
Il livello delle proposte anche in questa seconda edizione è stato alto. E più che l’imbarazzo della scelta è scattato spesso il dispiacere della scelta. Perché diversi eventi erano in contemporanea “per precisa scelta degli organizzatori” che hanno studiato 5 diversi percorsi (la mente, il viaggio, la fantasia, le donne e la natura) e ben 20 eventi differenti che hanno costretto anche l’utente più affamato di musica e letteratura musicale, a seguire solo il proprio gusto e la propria sensibilità. Ecco allora che dalla Biblioteca, al Chiostro, alla Sala Polivalente, al Centro Civico fino alla chiesa del Vho, le Note d’Autore 2017 hanno seguito il loro percorso diffondendosi dal mattino fino a sera. Partendo con un “risveglio” soft, cullati dal suono melodioso dell’arpa di Agnese Contadini o dalla curiosità di scoprire il libro di Alberto Rizzati “Musica sull’acqua”.
Niente di più diverso poteva caratterizzare il duplice appuntamento delle 11, con le grandi composizioni della polifonia sacra spagnola inglese e tedesca dal 1500 al 1700 eseguite dalla Corale Discantica diretta da Michael Guastalla per “La Mente Polifonica” nella Chiesa della Cattedra di San Pietro e il laboratorio di Chitarra Flamenca e Musica del Corpo con Spiros Maresca, nella sala polivalente.
Anche a mezzogiorno la scelta era ovviamente duplice: seguire Vieri Poggiali alla Biblioteca in “Nonno mi racconti l’opera” o farsi trasportare dai Soft Live Music formazione composta da Beppe Corbari, clarinetto-sax – Luigi (Bigio) Ruggeri, tromba – Francesco Badalotti, tastiere – Giu- seppe Zignani, chitarra – Ivano Monteverdi, batteria – Ivano Paroli, basso – Mara Conserva, voce) che interpretano e reinterpretano le canzoni più famose ispirate dalle donne.
Rock vs classica per il primo appuntamento del dopo pranzo (a proposito, bar e ristoranti di Piadena per l’occasione hanno servito menù a tema musicale). Nella chiesa del Vho tre soprano Ilaria Lucille De Santis, Maryia Hardzeenka, Cristina Mosca, accompagnate da Danilo Marengo al pianoforte hanno fornito un’eccellente performance per “La Natura della Musica”, mentre al Centro Civico, Veronica Bosio, con il suo Orfeo9, raccontava l’opera rock, tra fantasia, mito e oscurità.
Suggestivo in tutti i sensi e molto seguito, il duplice appuntamento delle 15 che si è svolto tra Sala Polivalente e Chiostro. Nella prima, incantevole Daniela Savoldi con violoncello, loop station e pannello video a supporto, nel secondo trascinante Gaspare Palmieri e il suo appassionante excursus “clinico” tra musica rock e psichiatria, storie di miti, come Jimi Hendrix e Kurt Cobain, delle loro ascese e delle loro cadute, fino all’autodistruzione.
Alle 16, il rapporto tra critico e artista, storie, aneddoti e retroscena su star, italiane e straniere passate sotto la “penna” tagliente di Mario Luzzatto Fegiz, sono stati protagonisti con il critico musicale che ha presentato al pubblico presente al Centro Civico il suo libro “Troppe zeta nel cognome”. A moderare l’incontro Pierguido Asinari, in sala anche il sindaco di Piadena Ivana Cavazzini.
Contemporaneamente in una Chiesa della Cattedra di San Pietro gremita, le Ankordis Trio (Miki Nishiyama al mandolino, Giuliana Ferraboli all’organetto diatonico e Cetti Schinocca al pianoforte) strappavano lunghi applausi con il live “Nonsolopiazzolla”, coinvolgente viaggio nella musica di Piazzolla, Morricone, Bacalov, Tiersen, Piovani, Galliano e Delicq.
Alle 17 la musica che si è alzata dal Chiostro è stata quella del violino di Luca Zendri, che ha accompagnato la verve dell’attore Alberto Branca nel racconto ironico “Il Depiccionatore”, mentre alla Biblioteca Civica Linda Mazzocchi ha parlato del non facile tema che unisce musica e suoni dell’autismo attraverso il racconto di una ricerca sperimentale svolta in una scuola primaria di Torino in cui era presente un alunno autistico.
Musica come viaggio e tour nei luoghi cult della musica che ha cambiato il mondo è stato il filo condutture di Atlante Rock, il live di Ezio Guaitamacchi, (storytelling e chitarre? acustiche) e Brunella Boschetti, (voce) tenutosi alle 18 al centro civico, mentre nella chiesa del Vho ancora donne protagoniste con Maria Teresa Pizzulli, pianoforte, e Charlotte Di Siena, voce recitante, che hanno reso omaggio alle grandi donne compositrici.
Le prime luci della sera hanno accompagnato in chiostro la performance degli Only Ones (Margherita Savazzi, voce – Eleonora Zani, tastiera – Clancy Odionye, beatbox) che ha spaziato da Etta James a John Lennon da Christina Aguilera, Coldplay, Negramaro e Clean Bandit.
Alla stessa ora nella sala polivalente l’Orchestra Cremaggiore ha tenuto un concerto ispirato alla Sinfonia degli Elementi
Palpitante versione del “Il Barone Bagge” al Vho dalle 20. Con la narrazione di Beppe Arena e l’accompagnamento al piano di Eleonora Carapella, il racconto di Alexander Lernet-Holenia, sottolineato dalle note di autori, quali Schubert, Beethoven, Chopin, Debussy, è risultato intenso ed emozionante.
Il gran finale di giornata è stato affidato a Gianni e Chiara Bella che con Giuseppe Fulcheri e l’introduzione di Pierguido Asinari, hanno fatto “assaggiare” in anteprima al pubblico del Centro Civico alcuni brani tratti de “La Capinera”, opera lirico-pop tratta dal celebre romanzo di Giovanni Verga che sarà messa in scena a Catania alla fine del 2018. Un lavoro “colossale” al quale Gianni Bella si sta dedicando da anni. Naturalmente l’autore è amato in tutto il nostro paese per canzoni che hanno fatto la storia (e anche a Piadena ha ricevuto la sua dose meritata dose di applausi e di affetto), motivi indimenticabili che sono stati ricordate anche da Pierguido Asinari, al pianoforte.
Maria Luisa Rancati