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Cavatorta sui profughi: "Cittadini stiano tranquilli, non siamo territorio da colonizzare"

“Come amministrazione - spiega Cavatorta - posso assicurare che faremo tutto quanto nelle nostre possibilità, nel limite delle nostre competenze, per evitare situazioni di degrado e non rispettose delle normative che sarebbero problematiche per tutti".

VIADANA – “Vorrei tranquillizzare tutti quelli che sono preoccupati per il potenziale rischio di arrivo e presenza di richiedenti asilo sul territorio viadanese. Per ora”. Così Giovanni Cavatorta, sindaco di Viadana, riprende la notizia delle ultime ore, deflagrata dopo l’intervento di Romano Bellini, consigliere comunale con delega alla Sicurezza. “Ad oggi nonostante i tentativi di associazioni, una in particolare, di portare a Viadana e frazioni richiedenti asilo come evidenziato dalla Lega Nord, che ringrazio per aver sollevato il problema, Viadana non ha situazioni del genere. Gli altri comuni di pari dimensioni sono invece già alle prese con questo fenomeno. Non so quanto potremo rimanere in questa condizione ma ci impegneremo perché resti tale”.

“Come amministrazione – spiega Cavatorta – posso assicurare che faremo tutto quanto nelle nostre possibilità, nel limite delle nostre competenze, per evitare situazioni di degrado e non rispettose delle normative che sarebbero problematiche per tutti: in primis per i residenti viadanesi ma anche per chi viene ospitato, inserito in un ingranaggio che risponde più ai criteri dell’economia che della solidarietà. Viadana è sempre stata generosa e ospitale e lo sarà sempre: fa parte delle nostre radici e della sua gente, lo dimostra la mole di risorse che impieghiamo come ente locale per il sociale, le fasce deboli, indipendentenente da estrazione sociale, di razza, religione o provenienza, le iniziative che adottiamo, oltre al vastissimo tessuto di volontariato che abbiamo e all’approccio delle nostre genti verso chi ha bisogno”.

“Ma sia ben chiaro – precisa il sindaco – che Viadana e le sue frazioni non sono un territorio da colonizzare. Non abbiamo intenzione di agevolare decisioni prese lontano da qui che minano il fragile equilibrio sociale che stiamo cercando, tra mille difficoltà, di ripristinare. Ripeto: faremo il possibile, come fatto finora, per evitare che ci impongano questo meccanismo della “solidarietà” a 35 euro al giorno per essere umano. Invito i viadanesi che hanno locali liberi a riflettere bene prima di concederli a queste organizzazioni: sono convinti di fare i loro interessi e quelli della comunità?”.

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