"Parrebbe fattibile": apertura a soluzione navetta, ma servirà un nuovo incontro tecnico
A tal proposito, la raccolta di questionari degli stessi studenti, lavoratori o cittadini che quotidianamente si recano a Parma per diverse esigenze, prosegue al Centro Servizi al Cittadino sotto il municipio di Casalmaggiore: un alto numero di firme potrebbe servire come leva.
MILANO – Non è ancora un sì definitivo e ufficiale, ma uno spiraglio in più verso l’istituzione di un treno navetta che raccolta a Casalmaggiore i pendolari del Casalasco e, più o meno ogni mezzora o quaranta minuti, raggiunga Parma, con tanto di servizio di ritorno.
L’idea, sorta dopo i problemi gravi (con chiusura) emersi al ponte stradale sul Po che collega Casalmaggiore a Colorno, era divenuta una proposta ufficiale una settimana fa e, tra un’altra settimana, potrebbe finalmente essere presa in carico ufficialmente e dunque trasformare le parole in fatti. L’incontro di giovedì mattina a Milano è stato, più che interlocutorio, di passaggio, cercando di capire a livello tecnico cosa manchi alla linea Parma-Brescia, che passa appunto da Casalmaggiore, per poter istituire un servizio puntuale, continuo e possibilmente esente da cancellazioni e problemi come deve essere, appunto, una navetta ferroviaria.
L’incontro ha visto al tavolo milanese rappresentanti di Trenord, di Tper, omologa per l’Emilia Romagna, di Rete Ferroviaria Italiana e delle regioni Lombardia ed Emilia. Un incontro, come detto, tecnico e organizzativo per comprendere fino in fondo fattibilità ed eventuali necessità che dovrebbero essere soddisfatte per garantire la navetta. Tra i primi problemi da risolvere il reperimento di un locomotore affidabile, su una linea che, ricordiamolo, ha ancora treni risalenti a fine anni ’70, e il giusto equipaggiamento. “Parrebbe fattibile”, questa la frase, con il condizionale d’obbligo, uscita dalla stanza dei bottoni milanese.
Serve però un ulteriore aggiornamento tra le parti, fissato già per la prossima settimana, mercoledì o giovedì: dopo di che, se arriverà l’agognato sì, i pendolari avranno una chance in più e potranno respirare dopo giorni di apnea e disagi. A tal proposito, la raccolta di questionari degli stessi studenti, lavoratori o cittadini che quotidianamente si recano a Parma per diverse esigenze, prosegue al Centro Servizi al Cittadino sotto il municipio di Casalmaggiore: un alto numero di firme potrebbe servire come leva per convincere il tavolo tecnico ad una accelerata. Ma la navetta, a prescindere, serve. E possibilmente presto.
Giovanni Gardani