Cronaca

Orlando Ferroni, Ponte Po: "Il traghetto? Stupidata e si rischia disastro economico"

“Qui gli amministratori parlano di soldi ma quanti ne perderanno le attività commerciali, le industrie, i cittadini in termini di costi in più per i disagi? Noi ragioniamo così, non facciamo lavori sino all’ultimo minuto perché costano. Al costo adesso dei danni della struttura si aggiunge il resto”

CASALMAGGIORE – “L’idea del traghetto? Una stupidata, non vale neppure la pena parlarne”. Invero il linguaggio del consigliere Orlando Ferroni è un poco più colorito, ma il senso resta comunque invariato. Oggi pomeriggio, in compagnia del suo inseparabile cane, il Consigliere Ferroni è salito per qualche minuto sul ponte. Giusto il tempo per parlare a ruota libera della viabilità.

“Siamo di fronte ad un disastro di proporzioni giganti – spiega – per l’economia del nostro territorio e qui stiamo a parlare di un traghetto che non servirà a nulla. Tre ponti, tutti e tre messi male. Si dice dei paesi del sud, delle loro infrastrutture. Se la situazione si è ridotta a questo siamo noi il sud Italia. E’ impensabile che tra due regioni tra le più ricche ed avanzate d’Italia la situazione delle infrastrutture sia questa: e adesso chi paga?”.

E’ duro Ferroni: “Basta guardare il manto stradale come è ridotto – spiega – qui sono passati mezzi pesanti che nessuno ha mai controllato. Poi ci meravigliamo dello stato delle infrastrutture. Il controllo si limita, di tanto in tanto, a qualche multa all’automobilista che supera i 50 all’ora. Se i ponti sono nello stato in cui sono, se non si è intervenuti all’insorgere dei primi problemi, qualcuno avrà pure delle responsabilità o in Italia, come capita, non le ha mai nessuno?”.

Anche sulla questione soldi altrettanta durezza: “Qui gli amministratori parlano di soldi – prosegue – ma quanti ne andiamo a perdere adesso? Quanti ne perderanno le attività commerciali, le industrie, i cittadini in termini di costi in più per i disagi? Noi ragioniamo così, non facciamo lavori sino all’ultimo minuto perché costano. Senza renderci conto che al costo adesso dei danni della struttura si aggiunge il resto, e sarà nettamente maggiore”.

Alla fine tanto lo pagheranno i cittadini. “No, non possiamo e non dobbiamo permettercelo. Avremmo dovuto controllare prima, e magari intervenire prima, magari adesso non ci troveremmo con tre ponti di cui due a mezzo servizio ed uno inutilizzabile”.

Il consigliere Ferroni poi torna sulla questione del genio. “Mi chiedo perché il traghetto sì e coinvolgere il genio pontieri no. Quale sia la logica. Abbiamo l’esercito, avrebbe potuto essere chiamato almeno per un consulto, un preventivo. Al limite avrebbero detto loro quali erano le difficoltà. E invece noi le sappiamo ancora prima di consultare chi si occupa delle questioni. Il genio ha già fatto esercitazioni sul Po, hanno le capacità professionali e le conoscenze tecniche per fare, al limite ci avrebbero detto loro se fosse stato o meno realizzabile e come poter collegare i terminali alla strada. Ma noi diciamo ancor prima di partire che è impossibile e non ci muoviamo nemmeno. In Cina fanno ponti in una settimana, sui ponti del genio ci passano i carrarmati. Ci sarebbero potute passare almeno le macchine. E noi siamo qui a perdere del tempo a ragionare su un traghetto. Robe dell’altro mondo”.

Nazzareno Condina

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...