Cronaca

Casalmaggiore, il cimitero risistemato internamente. Ora servirebbe sforzo all'esterno

A dire il vero l’erba andrebbe ora un po’ tagliata nello spiazzo che si trova sulla sinistra poco prima del cimitero dei caduti della Prima Guerra che ospita anche martiri austriaci e ungheresi. Tuttavia rispetto a dodici mesi fa i passi avanti sono stati notevoli.

CASALMAGGIORE – Ora che la forza lavoro c’è, è tutto più semplice. E’ soddisfatto il custode del cimitero di Casalmaggiore e in effetti, basta un primo sguardo, anche superficiale, magari rapportato con qualche video e scatto del passato, per osservare il notevole miglioramento. Rispetto a un anno fa e ai problemi spesso sollevati mediante i media anche dai cittadini casalesi, il camposanto di Casalmaggiore oggi è davvero un fiore. Il verde è curato, le erbacce infestanti non crescono più tra le tombe, dando anche un’idea di maggiore rispetto verso i defunti. Come noto, un luogo non curato attira ulteriore incuria, ma vale anche l’esatto contrario. E in questo senso è un piacere poter dare una buona notizia dopo avere usato più spesso il bastone che la carota.

Quando si parla di maggiore forza lavoro, è doveroso ricordare che il comune ha appaltato il servizio cimiteriale nei mesi scorsi, ma oltre agli operai impegnati, anche il custode del camposanto Silvio Gozzi, che da tempo reclamava un aiuto, non ha mai smesso di dare una mano a sua volta. A dire il vero l’erba andrebbe ora un po’ tagliata nello spiazzo che si trova sulla sinistra poco prima del cimitero dei caduti della Prima Guerra Mondiale che ospita martiri italiani, austriaci e ungheresi. Tuttavia rispetto a dodici mesi fa i passi avanti sono stati notevoli. Almeno all’interno del cimitero.

Fuori invece, sullo spiazzo d’ingresso, qualcosa di meglio si può fare. Qui infatti le panchine Liberty necessitano di restauro e pulizia e una di queste è stata addirittura spezzata dall’ingresso di un’auto che nel fare manovra l’ha centrata in pieno. E’ accaduto solo pochi giorni fa. A terra giace pure una delle colonnine di ferro della pregevole cancellata d’ingresso, mentre le rastrelliere in cemento per le biciclette si presentano in un puzzle poco ordinato. Insomma, molto è stato fatto ma un ulteriore sforzo è comunque auspicabile nei prossimi tempi.

Pare, in ogni caso, che per l’intervento sulle strutture esterne occorra un po’ di pazienza. Il cimitero di Casalmaggiore, infatti, è un bene dalla grande valenza storica e monumentale e, in questo senso, operazioni di restauro non possono essere improvvisate ma organizzate con il benestare della Sovrintendenza dei Beni Culturali, dato che sulle strutture vi è un vincolo. Servirà quindi più tempo, ma già che si è fatto 30 perché non provare a fare 31?

Giovanni Gardani

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