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Borsa lavoro, Perteghella: "La Lega? Dal celodurismo alla precoce andropausa"

"Il Sindaco di Viadana, cerca di mandare in confusione la discussione sulla borsa lavoro/tirocinio formativo affidata a P.C. ritenuto soggetto pericoloso per la pubblica sicurezza, con probabili vicinanze a cosche riconducibili all'ndrangheta"

VIADANA – La controreplica del consigliere di opposizione Silvio Perteghella al sindaco di Viadana Giovanni Cavatorta non si è fatta attendere. Una risposta dura. Quell’uomo, secondo Perteghella non avrebbe dovuto avere accesso alla borsa lavoro. Questa la risposta integrale del consigliere d’opposizione.
“Il Sindaco di Viadana, cerca di mandare in confusione la discussione sulla borsa lavoro/tirocinio formativo affidata a P.C. ritenuto soggetto pericoloso per la pubblica sicurezza, con probabili vicinanze a cosche riconducibili all’ndrangheta, (come dimostrato dagli atti dell’operazione Aemilia) perchè non ha argomentazioni amministrative utili da poter utilizzare per giustificare tale imbarazzante circostanza verificatasi negli ultimi mesi.
Per poter chiedere chiarimenti su tale infelice scelta le figure amministrative utili sono il Presidente del Consorzio Servizi alla Persona che ricopre il ruolo di Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Viadana (Alessia Minotti), la dirigente del Consorzio dott.ssa Daniela Ottoni, la dirigente dell’Area Servizi Sociali del Comune di Viadana dott.ssa Nadia Zanoni. Figure istituzionali ed amministrative che godono della fiducia e del mandato del Sindaco.
Una di queste figure con importanti ruoli decisionali avrebbe (almeno per un istante) dovuto chiedersi se il soggetto in questione (P.C) fosse in possesso di tutti i requisiti personali utili per poter sottoscrivere un qualsivoglia negozio giuridico con la pubblica Amministrazione, potendo chiedere conforto e supporto alla locale Prefettura.
Roberto De Martino è un dipendente di una società cooperativa che presta la sua opera per il Consorzio Servizi alla Persona per effetto di un contratto d’appalto, ma lo stesso non ha poteri decisionali, di rappresentanza, di coordinamento ne tanto meno poteri di firma per il Consorzio e nemmeno per il Comune di Viadana. Questo attacco nei suoi confronti che segue a quello dell’Assessore Minotti nell’ultima seduta del “Question time” appare più che mai fuori luogo, di cattivo gusto e anche un po’ vile.
Di certo se il Sindaco più che difendere la scelta della persona individuata  per la borsa lavoro, sceglie di attaccare direttamente persone con nome e cognome, significa che in cuor suo è altrettanto convito che vi sia stato un grosso errore  di opportunità politico amministrativa.
Quanto alla mia collocazione politica la battuta “mi tocca fare il leghista” era un ironico modo per sdrammatizzare l’accaduto, a Viadana tutti sanno che ho avuto la tessera socialista e del Partito Democratico, mi sono sempre riconosciuto nel riformismo di centro sinistra, chi frequenta casa mia ha sempre visto sulle pareti quadri che riproducono il “Quarto Stato” di Pelizza da Volpedo, Filippo Turati e Anna Kuliscioff, Sandro Pertini. A queste figure resto fedele. Dubito che buona parte della maggioranza ne abbia mai sentito parlare prima d’ora.
Quanto alla Lega,  mi meraviglia notare che nei primi anni ’90  chi ostentava una “superiore e virile durezza” sia finito oggi per soffrire di una “precoce andropausa”, sintomo di chi non riesce ad opporsi ad un tirocinio formativo in favore di un personaggio potenzialmente vicino all’ndrangheta”.
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