Ambiente

Chimica Pomponesco, dopo l'esplosione parla Baruffaldi: "Controlli rassicuranti"

"E’ ovvio che ne parleranno ancora per mesi - spiega il primo cittadino - . Ma io ho avuto le garanzie che lo scoppio dell’altra mattina ha riguardato un impianto di raffreddamento e non reparti pericolosi per le conseguenze di tossicità".

Nella foto gli uomini dell'Arpa sul posto

POMPONESCO – “Il timore dei vari cittadini a cui sta a cuore l’ambiente e la salute delle persone era anche il mio, com’ è ovvio che fosse. Tanto è vero che pochi minuti dopo lo scoppio alle 7 di giovedì mattina ero già accanto alla Chimica Pomponesco e non mi sono mosso sino a quando abbiamo avuto la certezza che rischi non ce n’erano”. Così risponde il sindaco di Pomponesco Giuseppe Baruffaldi alle numerose espressioni di allarmismo pubblicate sui giornali.

“E’ ovvio, loro fanno il loro mestiere e come avevo previsto ne parleranno ancora per mesi. Ma io ho avuto le garanzie che lo scoppio dell’altra mattina ha riguardato un impianto di raffreddamento e non reparti pericolosi per le conseguenze di tossicità”. Nemmeno a rischio sarebbero l’occupazione con le vociferate interruzioni di linea (in effetti proprio davanti alla fabbrica c’erano operai che scherzando dichiaravano che per loro erano già iniziate le ferie anticipatamente, ndr).

“Al contrario dovranno lavorare il doppio dovendo collaborare a togliere tutti i detriti del capannone e poi predisporsi alla ricostruzione con il ripristino di quanto andato distrutto” ha detto Baruffaldi. Nessun allarmismo quindi secondo il sindaco di Pomponesco, evidentemente rassicurato dai controlli di Arpa e Ats giunti sul posto con gli strumenti necessari a misurare la qualità dell’aria.

Ros Pis

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