Politica

Rsd Filos, Sarasini replica a Torchio: "Colpa di Agorà: chiese fondi per altri scopi"

"Bisogna smetterla con il sistema di chiedere finanziamento su bandi e poi realizzare altro, perché queste sono altrimenti le conseguenze. Le responsabilità sono tutte da attribuire ad Agorà, dal momento che Regione Lombardia ha svolto correttamente il suo ruolo".

MARCARIA/BOZZOLO – Non ha mancato di creare un po’ di “movimento” la lettera di Giuseppe Torchio, sindaco di Bozzolo, che ha chiesto l’accreditamento della cooperativa Agorà per quanto concerne la Residenza Sanitaria Disabili Filos a Casatico di Marcaria. In particolare Torchio chiedeva di arrivare finalmente a questa forma di accreditamento in modo da sbloccare fondi regionali e consentire così anche ai comuni di spendere meno per gli ospiti affetti da disabilità che proprio alla Rsd Filos si trovano.

Alessandro Sarasini, sindaco di Commessaggio e commissario della Lega Nord in attesa di un nuovo congresso, ha voluto replicare mediante Facebook: “Rsd Filos è stata realizzata a Casatico di Marcaria, con un finanziamento di circa 1 milione di euro dall’assessorato all’Ambiente di Regione Lombardia, in quanto Agorà ha partecipato ad un bando per realizzare un edificio ecocompatibile, ecosostenibile, con basso impatto ambientale, ed è stato accontentato. Ma nulla ha a che vedere con il Welfare, proprio nulla. Regione Lombardia si è già espressa ed è condivisibile il suo parere”.

Secondo Sarasini, quindi, bisogna tenere ben distinti i due piani. La sua replica diventa nell’ultima parte molto dura. “Bisogna smetterla con il sistema di chiedere finanziamento su bandi e poi realizzare altro, perché queste sono altrimenti le conseguenze. Le responsabilità sono tutte da attribuire ad Agorà, dal momento che Regione Lombardia ha svolto correttamente il suo ruolo. Risorse ricevute con progetti che descrivono tutto e poi si realizza il contrario di tutto, metodi obsoleti di vecchia politica che ha portato ad un pugno di mosche. Vi anticipo che presto avremo la ormai nota fase di “vittimismo” per poi concludere con la fase “accusatoria” nei conforti di chi si è sempre comportato da signore, ovvero Regione Lombardia”.

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