"Avrebbe potuto finire in tragedia". Il rapinatore Alberto Brianti è in carcere
A confermarlo, questa mattina in conferenza stampa, i Carabinieri della Compagnia di Casalmaggiore e il maggiore Claudio De Leporini insieme al comandante della stazione Giuliano Bertinelli.
CASALMAGGIORE – Avrebbe potuto finire in tragedia la rapina di ieri sera. A confermarlo, questa mattina in conferenza stampa, i Carabinieri della Compagnia di Casalmaggiore e il maggiore Claudio De Leporini insieme al comandante della stazione Giuliano Bertinelli.
Secondo la ricostruzione Rosanna Ramponi, titolare della gioielleria ubicata a pochi metri dalla stazione dei Carabinieri in via Cavour, alle 19, aveva chiuso la gioielleria e, dalla porta attigua (quella della propria abitazione) si stava apprestando ad uscire.
Alberto Brianti – che evidentemente ne aveva studiato i movimenti nei giorni precedenti – con una felpa e travisato, si è messo davanti alla porta d’ingresso e l’ha spinta dentro. Appena dentro le ha messo il sacchetto in testa cercando di chiuderlo con del nastro adesivo. Alla resistenza della donna Brianti si è scatenato colpendola ripetutamente con un’inaudita violenza.
Il rientro (fortunoso, non sarebbe dovuto rientrare a casa) del figlio Omar ha evitato il peggio. Accortosi della porta che era rimasta semiaperta è balzato giù dall’auto ed è saltato addosso all’aggressore procurandosi peraltro la distorsione di un polso. Rosanna Ramponi, nel frattempo, pur ferita, è riuscita a uscire e a dare l’allarme alla pattuglia ferma davanti alla caserma che stava effettuando il cambio turno.
Alle 7.05 Brianti era in manette. Tentata rapina pluriaggravata e lesioni aggravate le accuse confermate dai Pm Lisa Saccaro e dal Gip Pierpaolo Beluzzi per Alberto Brianti, che ha già tutta una serie di precedenti (furto e rapina tra l’altro) alle spalle e probabilmente era sotto l’effetto di sostanze stupefacienti. Non è stato contestato invece il tentato omicidio, anche se il dubbio è venuto agli stessi militari, ma la finalità riconosciuta della rapina, è stato spiegato, ha evitato al classe 1979 l’accusa più pesante di tutte.
Alberto Brianti resterà in carcere. Senza fissa dimora, e al primo arresto. Rosanna Ramponi, 71 anni, ha una frattura del setto nasale, denti rotti, un occhio tumefatto e alcune costole incrinate. E’ uscita dall’ospedale giovedì mattina con 15 giorni di prognosi, anche se 30 sono quelli che sono stati attribuiti dal medico curante. Nonostante tutto può dirsi – per quanto conti in queste occasioni – fortunata. Il rapinatore, che le aveva messo in testa un sacco della spazzatura, avrebbe potuto ucciderla a botte o soffocarla senza il provvidenziale intervento del figlio.
Giovanni Gardani – Nazzareno Condina