Cronaca

Maturità: seconda prova ok, a patto di non affrontarla su quella strana bicicletta...

Debito d’onore con l’Itis, che non avevamo sentito mercoledì, giorno della prima prova, rimediando giovedì, per la seconda. Informatica non era uno spauracchio e così non s’è rivelata problematica. Soddisfazione per i Licei Classico e Linguistico, oltre che per i Geometri, meno per lo Scientifico.

CASALMAGGIORE – La seconda prova? Meglio della prima, ossia più fattibile, praticamente per tutti. A patto di evitare di pedalare su una bicicletta con le ruote quadrate, problema uscito, con Matematica, allo Scientifico, e accuratamente evitato dalla totalità dei nostri intervistati fuori dai cancelli del Polo Romani di Casalmaggiore.

Debito d’onore con l’Itis, che non avevamo sentito mercoledì, giorno della prima prova, rimediando giovedì, per la seconda. Informatica non era uno spauracchio e così non s’è rivelata problematica. “Dovevamo progettare un sito web per il noleggio, tipo un car sharing: cose già viste e soprattutto già provate nelle simulazioni” spiega Roberto Selmini di Rivarolo Mantovano; Filippo Frassanito di Casalmaggiore parla di “prova non facilissima, ma comunque alla portata. La terza prova è di certo la peggiore, per un calcolo semplice: avremo più materie da affrontare e meno tempo”. Marco Bolzoni di San Giovanni in Croce pensava “molto peggio, e comunque è andata meglio la seconda della prima prova”, mentre Federico Gorni di Casalmaggiore ammette che “i timori non erano pochi, ma forse erano mal riposti. La seconda parte di questa seconda prova, con la relazione scritta di quanto realizzato, era una aggiunta che potrebbe far lievitare il voto”.

Sei ore di tempo per l’Itis, sei anche per i Geometri, alle prese con Topografia. “E’ stata una prova lunga e faticosa perché i calcoli erano tanti ed era facile perdersi – spiega Marcello Pelizzoni di Casalmaggiore – ma ora che due prove sono alle spalle, secondo me il più andato”. Francesco Rugini, sempre di Casalmaggiore, conferma: “Era un attimo perdersi, è stata una maratona più che altro mentale, per districarsi in una foresta di calcoli. Sono davvero cotto”.

Sei ore pure per il Linguistico, che con Francese era da considerare, per stessa ammissione di molti maturandi, baciato dalla grazia. “Una prova normale, ho scelto la traccia di letteratura perché il testo era semplice, così come le domande” spiega Selene Bonini di Gussola. Edoardo Musa di Casalmaggiore conferma: “Ho scelto la tipologia A, dove dovevamo parlare dell’esperienza scuola-lavoro: dato che è un progetto che lo scorso anno abbiamo vissuto in prima persona, era facile trovare argomenti e mettere la propria esperienza personale”. Lucrezia Olivieri di Casalmaggiore ha “buone sensazioni, credo fosse una prova fattibile”, mentre Leonardo Visioli di Casalmaggiore ha scelto il tema di attualità, sempre sull’alternanza scuola-lavoro “perché le argomentazioni non erano poche e sapere di cosa scrivere è il miglior punto di partenza quando devi farlo in lingua straniera”. Chiude Giovanni Roffia di Casalmaggiore: “La prova di letteratura era la più complessa, ma l’ho scelta perché mi ispirava: erano dieci domande sul brano di un’opera e poi una produzione esterna”.

E i ciclisti dello Scientifico, quelli della famosa bicicletta con le ruote quadrate? Sei ore a disposizione anche per loro. Qui le facce sono meno felici, e la bici l’hanno schivata tutti. “E’ andata male – il giudizio tranchant di Lorenzo Simonazzi di Casalmaggiore – . Dovevamo realizzare un grafico con le rette e trovare la funzione. Colpa mia: matematica non mi piace, non era facile”. Francesco Vidi di Gussola conferma: “Matematica è ostica, io non mi aspettavo molto da questa seconda prova, spero di essere nella media”. Gabriele Mazzolari di Casteldidone parla di “due prove secondo copione: questa non era semplice, ma è andata e ora siamo a metà dell’opera”. Chiude Giulia Boni di Bozzolo, quasi una mosca bianca nel giudizio. “Non era difficile, però gli argomenti non erano stati molto approfonditi durante l’anno. Ma poteva andare peggio”. Al Classico è uscito Seneca: gli “intervistabili” sono già tutti fuori (quattro le ore a disposizione) ma il parere, per sentito dire, è assolutamente positivo: “E’ uscito il miglior autore possibile per Latino” la convinzione della maggioranza.

Giovanni Gardani

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