Poste Svizzere a Casalmaggiore, lavoro per i cinquantenni
“Cosa c’è di meglio di un postino anziano in grado di conoscere tutte le strade e i quartieri nello spazio di cinque chilometri attorno a Casalmaggiore?" si chiede Luis Orlando
CASALMAGGIORE – Una soluzione a proposito delle difficoltà a trovare lavoro da parte degli ultra cinquantenni disoccupati arriva da una bella iniziativa “made in Svizzera”. La Società “Bpsc” sta creando anche in Italia quello che già esiste oltralpe e in tanti altri Paesi europei. Cioè l’apertura di sedi postali che possano venire incontro alle difficoltà e ai problemi davanti ai quali ogni giorno la clientela si trova a scontrarsi. Non solo per le lunghe attese davanti agli sportelli tradizionali ma anche per le difficoltà che la popolazione straniera deve affrontare nei riguardi di impiegati che non parlano la loro lingua e che di conseguenza non sanno aiutarli nel disbrigo di pratiche e documenti vari.
Presso il nuovo Ufficio, inaugurato venerdi in via Baldesio a Casalmaggiore davanti ad un’autentica folla di curiosi e interessati, il responsabile delle comunicazioni, il brasiliano Luis Orlando, da vent’anni a Viadana ha spiegato che tra le molteplici operazioni che si potranno effettuare nei nuovi locali vi sono appunto tutte quelle necessarie alle persone straniere, come permessi di soggiorno, ricongiungimenti, ottenimento carta soggiorno trovando personale che comprende la loro lingua.
A proposito di personale il progetto che ha ottenuto il punteggio cosi elevato elevato piazzandosi al terzo posto, lo ha raggiunto anche per due motivi di carattere sociale. Il primo perchè si prefigge di trovare lavoro ai disoccupati la cui età non consente facili riassunzioni (“Cosa c’è di meglio di un postino anziano in grado di conoscere tutte le strade e i quartieri nello spazio di cinque chilometri attorno a Casalmaggiore?” si chiede Luis Orlando). Seconda ragione, altrettanto importante quella di un servizio innovativo come il ritiro diretto al domicilio di lettere ,bollette da pagare presso anziani, pensionati o disabili che non possono uscire di casa.
Secondo Alessandro Zanazzi (anche lui viadanese), che si occupa di trovare nuove località dove il “Banco Postrale svizzero” possa aprire uffici al pubblico, il servizio non si contrappone alle tradizionali Poste Italiane delle quali diventa invece fondamentale supporto “Le Poste puntano sempre più a diventare Banche, una trasformazione che si completerà nel 2025. La corrispondenza rappresenta per loro solo il 3% del fatturato globale e per questo necessitano di chi possa sostituirsi a loro nella consegna di corrispondenza e pacchi” sottolinea Orlando aggiungendo anche che per le apparecchiature informatiche si è pensato a forniture a kilometro zero come ad esempio nel caso degli arredi interni per la sede di Casalmaggiore rivolgendosi all’azienda del Gruppo Mauro Saviola di Viadana.
Rosario Pisani