Sport

Offanengo, il volley vola in B1 per la prima volta: e c'è un doppio marchio casalese

I chilometri che separano Casalmaggiore da Offanengo sono quasi 90, però nell’Abo i protagonisti parlano un dialetto dalla forte inflessione casalasca: Giorgio Nibbio è il coach, Stefano Condina il ds, ed entrambi sono di Casalmaggiore.

OFFANENGO/CASALMAGGIORE – Una provincia estesa per il lungo e che pure, lo scorso weekend, è parsa incredibilmente vicina, quasi azzerando le distanze: sì, perché subito dietro alla Pomì Casalmaggiore, lato casalasco, ora si issa l’Abo Offanengo, sponda cremasca, che con il primo storico salto in serie B1 diviene la seconda squadra più importante a livello provinciale.

Certo, i chilometri che separano i due centri sono quasi 90, però nell’Abo i protagonisti parlano un dialetto dalla forte inflessione casalasca: Giorgio Nibbio è il coach, Stefano Condina il ds, ed entrambi sono di Casalmaggiore. “Abbiamo lavorato insieme per tre anni tra Montichiari e Verona, nell’epopea di queste due squadre in A2 – spiega Nibbio – ma non ci era mai capitato di vincere un torneo insieme. Questo perché in A2 si puntava alla salvezza e, in fin dei conti, mantenere la categoria in quei campionati era per certi versi come un primo posto. Certo, il gusto del salto di categoria è molto diverso: volevamo la B1, ma non era scontato conquistarla al primo anno”.

Condina conferma. “Ho raggiunto io Giorgio quest’estate: lo scorso anno lui era all’Esse Elle, in serie C maschile a Casalmaggiore, aiutando Edo Marasi e aspettando una chiamata. Che è arrivata a novembre da Offanengo, dove la squadra era penultima in classifica con 1 punto: è stato un successo, ha costruito un miracolo sportivo, centrando addirittura i playoff. Ecco, appunto: proprio durante una gara playoff sono andato a Offanengo per sostenere la squadra di Giorgio e qui ho conosciuto Pasquale Zaniboni, presidente dell’Abo, giovane (50 anni, ndr) e ambizioso. Mi ha spiegato che volevano strutturarsi, che puntavano in alto e così, dato che dal mondo del volley non sono in pratica mai uscito, ho accettato il ruolo di ds”.

In estate la competenza di Condina ha aiutato a costruire il roster, poi Nibbio ci ha messo il resto. “Sapevamo di avere una squadra da primato – spiega Condina – ma anche di essere nel girone di B2 più equilibrato d’Italia: non a caso abbiamo chiuso a un solo punto dalla promozione diretta, centrata da Gorla, mentre la quarta, ossia la prima esclusa dai playoff, Lecco, è stata eliminata sempre per una lunghezza. Anche i successivi spareggi hanno confermato grande equilibrio”.

Nella finale con Carpi, Offanengo ha vinto gara-1 per 3-1, perdendo con identico punteggio il ritorno. Poi è arrivato il tie break della decisiva gara-3. “E’ stata una partita brutta, come spesso accade nei momenti decisivi – spiega Condina – ma abbiamo saputo ribaltare, pur senza giocare benissimo, sia lo 0-1 che l’1-2, situazioni difficilissime a livello psicologico. Invece nel tie break siamo sempre stati avanti. Peraltro abbiamo superato Carpi, dove giocavano due ragazze mantovane, Pini e Bulgarelli, che hanno appena vinto la medaglia d’oro nel beach volley nei Giochi dei Piccoli Stati”.

Nibbio è convinto che il team allestito quest’anno possa ben figurare anche in B1. “Servirà qualche innesto, inutile negarlo, ma credo che lo zoccolo duro sia assolutamente di valore. La società è sana, robusta, ma credo che non voglia fare passi troppo lunghi: essendo una matricola in B1, cercheremo di stabilizzarci, ossia di salvarci possibilmente senza soffrire e in tranquillità. La struttura è davvero ottima: Offanengo ha soltanto 6mila abitanti, ma un palazzetto decisamente di livello e la giusta tranquillità per lavorare. Partire a fari spenti, nel caso di mia riconferma (che però appare assolutamente scontata, ndr), credo sia un vantaggio: a livello psicologico non avere troppe pressioni aiuta. Paradossalmente, potrebbe essere più facile il prossimo campionato di quello appena affrontato”.

Offanengo seconda società provinciale. L’avrebbe mai detto Nibbio? “L’iniezione di fiducia dello scorso anno, quando abbiamo condotto una cavalcata entusiasmante e una super rimonta, ha aiutato. Poi la squadra è stata costruita con saggezza ed ha centrato l’obiettivo playoff, il minimo prefissato. A quel punto abbiamo saputo cogliere l’attimo, col gioco e in qualche caso con le unghie. Fa specie, ma è così: dietro l’inarrivabile Pomì ora c’è proprio Offanengo”.

Condina parla di momento storico. “Ricorderò sempre il gran caldo e le 650 persone che hanno assiepato il Pala Coim di Offanengo: una bolgia che ci ha aiutati quando la partita stava prendendo una brutta piega. Sono emozioni che restano, come quelle di Montichiari, di Verona, di Solarolo Rainerio”.

Già l’Op Volley, che arrivò dalla Terza Divisione fino alla B2. “Sono due progetti differenti: l’Op partì con noi – precisa Condina – fu una sorta di creazione da zero e venne costruita con atlete locali, quasi dal nulla. A Offanengo è un percorso strutturato, che ora vive, appunto, il punto più alto della scalata”. Ma non per questo intende fermarsi. Perché così, Pomì docet, piace alla gente di Casalmaggiore…

Giovanni Gardani

 

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...