Un successo la Giornata delle Oasi WWF con il Bioblitz nella riserva Le Bine di Calvatone
L'iniziativa inserita nelle attività della Giornata delle Oasi WWF prevista quale seconda tappa della Festa del Luartìs, ha visto 500 persone alle Oasi Le Bine di Calvatone. Durante l'attività è stato rinvenuto per la prima volta anche un assiolo.

CALVATONE _ Si è svolto con successo nel fine settimana alla riserva naturale Le Bine di Calvatone il “Bioblitz” che, inserito nelle attività della Giornata delle Oasi WWF prevista quale seconda tappa della Festa del Luartìs, ha visto coinvolti contemporaneamente 30 parchi e aree protette della Lombardia. L’iniziativa del Bioblitz, che riunisce monitoraggio e divulgazione, ed è stata proposta per la prima volta due anni fa da Francesco Cecere del Le Bine e Lella Rossetti del Parco Oglio Sud, ha anche permesso per la prima volta di rintracciare nell’area dell’oasi di Calvatone un esemplare di assiolo (vedi foto), un gufetto che si trova solitamente al centro sud.
Il Bioblitz è iniziato sabato 20 maggio alla sera con un primo evento tutto dedicato ai pipistrelli, introdotto da Lella Rossetti Responsabile settore educazione ambientale e comunicazione del Parco Oglio Sud e Francesco “Ciccio” Cecere dell’Oasi Le Bine, e curato da Anna Maria Gibellini: “Belli di notte, i pipistrelli – Le sgrignapole”.
Dopo la presentazione, quando è calato il buio i partecipanti, guidati dagli esperti del Gruppo Chirotteri si sono inoltrati nei sentieri per conoscere, con l’aiuto del bat detector, gli esemplari che vivono alle Bine. E’ poi stato presentato lo Sportello Pipistrelli, che ha fatto conoscere quali sono i corretti comportamenti da seguire per soccorrere un pipistrello in difficoltà.
Domenica 21 maggio, dalle 6.45 l’appuntamento con: “Chi cadrà nella rete”, ovvero l’inanellamento scientifico dell’avifauna, con Cristiano Sbravati (nelle foto sotto) aiutato da altri ornitologi. Alle 9 a cura di Andrea Agapito Ludovici c’è stato “Zero zampe”, come andare alla scoperta dell’ambiente in cui vivono lumache e limacce. E quindi: “2 zampe” con Simone Ravara per conoscere gli uccelli e i loro canti e a seguire “6 zampe” con Fausto Leandri per scoprire l’ambiente degli odonati, lepidotteri e coleotteri.
I visitatori come detto sono stati accompagnati nei loro percorsi da alcuni esperti e dalle GEV del parco, con il compito di segnare le osservazioni sulla piattaforma iNaturalist.org.
Non è mancato il pranzo, curato dall’Associazione Mato Grosso, né gli stand delle associazioni di volontariato locale.
Visto il successo di questo Bioblitz, si sta già lavorando a bissare l’evento il prossimo autunno. Per la soddisfazione di Francesco “Ciccio” Cecere, (nella foto con Lella Rossetti): “Abbiamo fatto in questo Bioblitz ben 10 visite guidate, nove diurne domenica e una sabato in notturna per un totale di 300 persone accompagnate da 5 esperti naturalisti e 19 volontari, tra cui molte GEV. Abbiamo calcolato che almeno 500 visitatori sono stati a Le Bine. Per i dati che abbiamo al momento e che dunque sono ancora provvisori, risulta che in 120 osservazioni sono state rilevate 8o specie animali, ma il numero è destinato ad aumentare.
Sono tante le famiglie che sono venute a trovarci con i loro bambini. Attività come quelle dell’inanellamento permettono di osservare da vicino animali selvatici che, i ragazzi soprattutto, raramente hanno occasione di vedere. L’interesse e la sensibilità in questo senso sono crescenti. Lo testimonia anche il fatto che le prime due settimane di camp estivi per i più giovani sono già piene. La soddisfazione è anche per l’ingente quantità di dati che sono stati raccolti e condivisi attraverso la piattaforma i.Naturalist.org”. Quindi un week end all’insegna dell’amore verso la natura e verso il suo studio, assolutamente riuscito. Sia dal punto di vista della divulgazione, che della ricerca scientifica.
Maria Luisa Rancati