Economia

Facchini Composad Viadana, il dramma: a casa 271 lavoratori

Stefano Re di Adl Cobas: "Sollecitiamo ancora una volta una presa di posizione della Composad perché non può accettare che una marea di operai che ha dato all’azienda anni di fatica e sacrifici possa essere allontanata in questa maniera, facendo entrare interinali, per ragioni di convenienza che non possiamo accettare".

VIADANA – Oltre alle tante inconguenze e incomprensioni che il caso “Facchini Composad” si trascina in questa specie di guerra dal finale drammatico vi è quella espressa lunedì dal rappresentante dell’Adl Cobas Stefano Re di fronte al licenziamento di 271 lavoratori. “Ci piacerebbe sapere cosa abbia portato la Facchini Viadana ad avere una situazione finanziaria così disastrosa. Se per comportamenti irresponsabili o per una specie di sottomisisone nei riguardi della committenza”.

Amareggiato e deluso anche il sindaco Giovanni Cavatorta.“E’ una notizia molto grave – si esprime così il primo cittadino di Viadana – ma che purtroppo potevamo temere dato il risultato nullo nei vari confronti in Municipio e in Prefettura. C’è l’abbiamo messa tutta come Istituzioni per trovare un minimo appiglio che servisse ad evitare l’irreparabile. Mi sento di averle provate tutte, ben consapevole che il precipitare della situazione sarebbe stata foriera di un effetto domino oltre che sui soci lavoratori anche per quelli all’interno di Composad e sull’indotto con drammatiche conseguenze sul piano sociale e dell’ordine. Sono davvero preoccupato e assieme al Prefetto e al Presidente della Provincia abbiamo espresso tutto il nostro disappunto. Spero non si sia perso il contatto con la realtà e il buon senso. Dato che la speranza è l’ultima a morire, a costo di sembrare fuori tempo massimo rinnovo l’auspicio a cercare di recuperare il bandolo di una matassa intricatissima”.

“La cosa che dispiace di più – conclude Cavatorta – è che nel caso di Composad anche se in maniera altalenante il lavoro c’è mentre in altre situazioni anche locali no”. Da parte di Adl Cobas è stato programmato un’assemblea davanti alla Composad nelle prime ore di martedi pomeriggio (oggi, ndr). Dura la dichiarazione di Stefano Re di Adl Cobas. “E’ chiaro che questo è un intento punitivo nei confronti della maggioranza di lavoratori che insistevano per il rispetto del precedente contratto. E per questo sollecitiamo ancora una volta una presa di posizione della Composad perché non può accettare che una marea di operai che ha dato all’azienda anni di fatica e sacrifici possa essere allontanata in questa maniera, facendo entrare interinali, per ragioni di convenienza che non possiamo accettare”.

Ros Pis

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