Kolesnikov e il regalo a Casalmaggiore: "Un piacere suonare per questa città"
Un affetto, quello degli spettatori che hanno affollato il Comunale, comprendendo anche la mamma e la nonna di Pavel, presenti nel palco reale assieme alle autorità e al sindaco Filippo Bongiovanni, ricambiato dal pianista, affinatosi da Casalmaggiore e capace di prendersi il mondo.
CASALMAGGIORE – Il movimento ipnotico delle mani sul pianoforte Gran Coda Fazioli recentemente restaurato, la musica che ne sgorga allo stesso modo magnetico. E’ stato un trionfo annunciato quello di Pavel Kolesnikov al Teatro Comunale di Casalmaggiore lunedì sera: uno dei figli più talentuosi dell’International Festival è tornato in quella che che lui stesso considera la sua seconda casa, da quando pochi intimi, come Massimo Araldi, Angelo Porzani e Ferruccio Martelli, ideatori della kermesse, lo scoprirono. “Capimmo subito che era qualcosa di grande quello che Pavel stava realizzando” ha spiegato Araldi alla platea, ricordando quella prima volta “rubata”.
Un concerto pianistico completo, passato dalla sonata in La Maggiore di Carl Bach, alla Sonata in La Minore di Franz Schubert e al Carnevale di Vienna di Robert Schumann, senza dimenticare i notturni dello stesso autore. Curiosamente, ma non troppo, perché l’eccellenza pianistica ha una base importante in Russia, prima di Kolesnikov il Gran Coda Fazioli venne suonato da un connazionale di Pavel, ossia il decano del Conservatorio di Mosca Andrey Pisarev non più tardi di due mesi fa sempre a Casalmaggiore.
Araldi ha anche svelato un retroscena che, indubbiamente, assieme alla musica e alla maestria del giovanissimo talento, ormai affermato sul palcoscenico internazionale, ha riscosso nuovi applausi. “E’ stato Pavel a chiederci di organizzare un suo concerto qui da noi – ha rivelato Araldi – nonostante ormai lui suoni in Canada, a Londra e nei più grandi teatri del mondo. Quando gli abbiamo chiesto il compenso, lui ci ha risposto: “Lo farò per il piacere di suonare per gli amici di Casalmaggiore”. Una risposta che dice tutto”.
Un affetto, quello degli spettatori che hanno affollato il Comunale, comprendendo anche la mamma e la nonna di Pavel, presenti nel palco reale assieme alle autorità e al sindaco Filippo Bongiovanni, ricambiato dal pianista, affinatosi da Casalmaggiore e capace di prendersi il mondo. “Amo molto questo posto, vengo qui da quando avevo 16 anni – ha detto Kolesnikov – e ho bellissimi ricordi sin dal primo Festival che ho seguito a Casalmaggiore come studente, per migliorare la mia tecnica. Sono già dieci anni che vengo a Casalmaggiore e credo che questo Festival riesca sempre a regalare un’atmosfera molto speciale”.
Giovanni Gardani