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Martignana Po, minoranza all'attacco: "Dissesto, l'Amministrazione si dimetta!"

"Sarebbe, forse, più utile prendere coscienza dell’incapacità gestionale da parte dell’AC attuale e conseguenzialmente valutare le dimissioni, essendo sua in toto la responsabilità della grave situazione"

MARTIGNANA PO – Un lungo comunicato, che attacca l’amministrazione Gozzi. Questo quanto fatto pervenire ai giornali dalla minoranza che siede nei banchi del Consiglio Comunale (Anna Pasquariello, Domenico Fazzi, Marco Rossi) che pubblichiamo integralmente: “Impossibilitati a partecipare alla seduta del Consiglio Comunale del giorno 28, rileviamo quanto segue. Nel prossimo Consiglio Comunale del Comune di Martignana di Po che si terrà venerdì 28 aprile l’AC vigente proporrà di fare richiesta agli organi competenti di attivazione della Procedura di riequilibrio finanziari. In pratica trattasi di una palese ammissione da parte dell’AC che il Comune è in una situazione di evidente deficitarietà strutturale prossima al dissesto, perché questo è il presupposto che la legge da per ricorrere alla procedura di riequilibrio finanziario. Come dichiarato da più organi, a partire dal Sindaco per passare ai due Responsabili dei servizi finanziari avvicendatisi ultimamente e ai Revisori di Conti, e finire con due sentenze della Corte dei Conti, l’AC negli ultimi anni ha tenuto comportamenti difformi alla sana gestione finanziaria dell’Ente, violando reiteratamente la normativa in vigore. Il risultato è che l’Ente non è stato in grado di far fronte alla copertura di debiti che sono scaduti, ma non saldati, pur alzando al massimo la tassazione nei confronti della popolazione locale e riducendo fortemente i servizi al cittadino. Dal 2013 almeno l’Ente chiude con un disavanzo, cioè una perdita , che ogni anno si aggira intorno ai € 300.000,00. Il tutto è emerso grazie al costante controllo dell’operato dell’AC da parte della minoranza e alla conseguente costante denuncia delle situazioni di squilibrio, delle irregolarità nella gestione dell’ente e della sua evidente precaria situazione  fin dagli esordi di questa consiliatura. Da sottolineare che la precedente faceva capo allo stesso sindaco e in parte agli stessi consiglieri/assessori. Le sentenze della Corte dei Conti che parlano di non veridicità del bilancio, di gravi e reiterate violazioni di legge tali da poter condurre alla procedura di commissariamento e l’avvio di una procedura penale da parte della Procura della Repubblica in capo all’AC attuale, e, quindi, il far emergere la situazione grave in cui versa il nostro comune è di esclusiva paternità della minoranza grazie ai suoi esposti alle autorità competenti poi rivelatisi esatti. Esposti che sono stati oggetto di derisione in diverse occasioni da parte della maggioranza, che, neanche a seguito di sentenze negative della Corte dei Conti ha cambiato comportamenti nella gestione dell’Ente. Da considerare che la procedura cui l’AC vuole accedere durerà 10 anni, nel caso sia dato l’accordo per essa dagli enti preposti, e prevedere a controlli continui riduzione all’osso dei servizi e strategie di reperimento di entrate per coprire le perdite: tutto quindi a discapito della cittadinanza. E tutto per non aver voluto avere un’apertura alla minoranza che costantemente , puntualmente e tempestivamente metteva in evidenza il “disastro” che si andava creando. Da ultimo va ricordato che , da normativa, presupposto necessario per accedere alla procedura di riequilibrio è la regolare approvazione del bilancio di previsione e dell’ultimo rendiconto, presupposto che a nostro parere non c’è e che in parte è già stato da noi tempestivamente denunciato sia in sede consiliare sia all’autorità competente. Quindi riteniamo che la procedura di richiesta, che durerà più di 6 mesi, durante i quali l’AC continuerà a procedere come riterrà opportuno e quindi con molta probabilità come ha sempre fatto, terminerà con una dichiarazione di dissesto. Sarebbe, forse, più utile prendere coscienza dell’incapacità gestionale da parte dell’AC attuale e conseguenzialmente valutare le dimissioni, essendo sua in toto la  responsabilità della grave situazione in cui versa il nostro Comune”.

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