Cronaca

Il Volley rosa di Champions mette radici. Inaugurato il parco delle atlete Pomì

Ognuna rappresentata da un arbusto, una particolare varietà di melo dai fiori naturalmente rosa, che abbellirà l'area brulla e - con ogni probabilità - sarà il via ad una successiva piantumazione di quello che diventerà il parco che non c'è.

CASALMAGGIORE – Ombra per ora (e quanto sembra anche per il prossimo futuro) poca, ma non è la funzionalità qui che conta. E’ il simbolo, la celebrazione di un evento che resterà forse ineguagliabile nel panorama sportivo degli sport di squadra del Casalasco. La vittoria di una Coppa – avvenuta poco più di un anno fa in quel di Montichiari – che ha messo una piccola città con i suoi mille problemi sul tetto d’Europa. Che ha reso orgogliose tante piccole persone protagoniste, tanto quanto la squadra, delle luci della ribalta. Questa mattina, alla presenza della dirigenza Pomì, di tutte le atlete della rosa di quest’anno oltre qualche più che gradita presenza dell’anno scorso è stato inaugurato il parco dedicato alle atlete che hanno vinto la Champions League. Ognuna rappresentata da un arbusto, una particolare varietà di melo dai fiori naturalmente rosa, che abbellirà l’area brulla e – con ogni probabilità – sarà il via ad una successiva piantumazione di quello che diventerà il parco che non c’è.

Quella del parco a disposizione dei più piccoli, è la naturale prosecuzione di quella vittoria, la squadra e la società che, oltre all’orgoglio e alla passione, restituisce qualcosa alla città. Qualcosa di bello e di significativo. Una vittoria nel ricordo della vittoria. “Siamo in una giornata per noi di festa oggi perché in una città quando si inaugura un parco è comunque una festa ma la festa oggi è doppia perché è il parco dedicato alle ragazze che hanno vinto l’anno scorso la Champions League”, ha ricordato il sindaco Filippo Bongiovanni. La filosofia del ‘doppio successo’ l’ha rimarcata bene poi capitan Valentina Tirozzi. “Una giornata veramente bellissima, l’inaugurazione di un parco rappresenta il rapporto con la natura, un area in cui ci si può rilassare, si può giocare, in cui i bambini possono passare bellissime ore”. Anche il presidente della Pomì Casalmaggiore Massimo Boselli Botturi ha ricordato l’importanza dell’inaugurazione, puntando sul legame tra la città e la sua squadra: “Penso che sia un grande momento, per me lo è e credo che lo sia pure per tutte le ragazze per tutti noi perché veramente perché mettiamo le radici, mettiamo qualcosa, una testimonianza vera e molto forte di quanto abbian fatto, siamo orgogliosi, siamo onorati e ringraziamo l’amministrazione comunale e il sindaco per l’idea e per averla collocata qua, perché ha una grande valenza. Bambini, scuola, futuro, parco, ecologia, tanti significati dietro questa nostra presenza. Siamo orgogliosi di essere oggi qui, testimoniare il nostro essere casalesi e siamo orgogliosi di quanto stiamo facendo per una città e per il nostro territorio”. Anche la dirigente Dall’Asta ha ricordato l’importanza del parco davanti alle scuole. l’importanza di un gesto che ha abbellito l’ingresso al plesso scolastico e ancor di più lo abbellirà con la fioritura.

Le ragazze della Pomì, casalesi dentro anche quelle più straniere e quelle già partite per altre lande, hanno partecipato in pieno alla festa. Simbolo di questa ‘casalesità’ che è più di una malattia, la commozione neppure tanto velata di Giada Cecchetto nel ricordare i momenti trascorsi in rosa e in una città sulle sponde del Po che le ha regalato più di una soddisfazione. Dopo il momento celebrativo (in cui ha parlato anche il presidente del Consorzio Forestale Padano Carlo Alberto Malatesta che ha regalato le piante e in cui c’è stato un momento di premiazioni) quello dell’allegria vera e propria a cui le atlete non si sono sottratte. Lancio di palloncini bianco rosa, abbracci, autografi, selfie, chiacchiere con la ‘signora Maria’ a cui hanno preso parte tutte (o quasi). E poi la mostra dei lavori dei bambini, che le atlete hanno voluto vedere. Persone normali tra persone normali nonostante il blasone e gli allori, come nei filos di piazza, negli incontri di paese, nei ritrovi tra amici. La terza vittoria celebrata stamattina: oltre a quelle sul campo, oltre al parco per i bambini il legame stretto ed esclusivo con la città che non cessa neppure quando vai via. L’essere Casalmaggiore e l’essere Pomì, in fondo, corrono all’unisono nel sangue. Hanno le stesse radici.

Nazzareno Condina

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